Lazzaro (RC), rotatoria di Motta: “perchè è stato richiesto di non realizzare il collegamento alla viabilità comunale?”

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images 2Nota Stampa Vincenzo Crea, Responsabile comitato spontaneo “Torrente Oliveto” e Referente unico dell’ANCADIC Onlus:

In merito alle considerazioni rappresentate da questa associazione circa gli interventi di messa in sicurezza del tratto urbano di Ss 106 di Lazzaro, l’ANAS ha riferito che per quanto riguarda la rotatoria Motta San Giovanni il braccio lato mare di collegamento alla viabilità comunale è stato concordato in sede di progettazione con gli Enti coinvolti, Comune di Motta San Giovanni e RFI ed è stato quindi inserito nell’intervento in appalto, da parte dell’impresa ALPINI. In incontri successivi è stata richiesta la non realizzazione di tale braccio. Solo nell’ultimo incontro tenuto in data 10 settembre 2013, il Comune di Motta San Giovanni ne ha nuovamente richiesto la realizzazione. Il progetto non ha trattato l’accesso al torrente Ferrina. Tra la redazione del progetto esecutivo e l’avvio dei lavori, continua la comunicazione, RFI ha realizzato la strada comunale parallela alla Ss 106 “jonica” di cui si è tenuto conto nello sviluppo del progetto. Per il box fermata per mezzi pubblici è previsto un confronto con il Comune di Motta San Giovanni per definire la nuova ubicazione. Per quanto riguarda l’incrocio Lazzaro Nord la problematica della viabilità comunale preesistente non è argomento di competenza dell’ANAS, e deve essere affrontata con il Comune. Trattasi di viabilità locale per i soli immobili frontisti; in sede realizzativa potranno essere valutate eventuali modifiche migliorative. Per quanto riguarda l’incrocio Lazzaro Sud si riconferma quanto già comunicato ovvero che l’intervento deve essere inquadrato in una visione globale del sistema che con la futura realizzazione delle rotatorie si completano per tutte le manovre da e per la Ss 106 nelle due direzioni Reggio Calabria Taranto. Infine, per quanto concerne il transito pedonale lungo la nuova SS 106 si sottolinea che lo stesso non è consentito dal Nuovo codice della Strada, con riferimento alla viabilità comunale, si precisa, conclude la nota, che la stessa non è di competenza Anas.
Preso atto di quanto comunicato dall’Anas si evince che il progetto esecutivo non è più conforme all’opera che l’ ANAS dovrà realizzare per la rotatoria di Motta San Giovanni. Nella risposta infatti si richiama ad una prima richiesta di non realizzazione del braccio lato mare a cui però è seguita una nuova richiesta di realizzazione pervenuta dal Comune di Motta San Giovanni. La trattazione della problematica ci appare evasa senza la corretta interpretazione delle considerazioni da noi espresse. Ribadiamo la nostra piena convinzione che il progetto per la realizzazionimagese della rotatoria in questione avrebbe dovuto, e debba, includere la realizzazione della viabilità di collegamento alla rete urbana. Chiaramente, non ci riconosciamo nell’affermazione dell’ANAS con la quale si giustifica la mancata previsione di nuova viabilità di collegamento in quanto non di competenza ANAS, si ricorda che se è vero che ogni progetto infrastrutturale deve essere sistemico non può esimersi dalla considerazione di tutti gli interventi che contribuiscono alla migliore funzionalità dell’infrastruttura. E’ peraltro noto che gli interventi sono realizzati con fondi pubblici con un finanziamento di 10,2 Mln di euro. Riteniamo che le componenti infrastrutturali richiamate nella succitata risposta devono essere parte integrante del progetto esecutivo e pertanto il progetto non può essere avulso dalla loro trattazione ovvero rimandata a successive concertazioni con gli Enti competenti.
Non ci è dato sapere se sia stato redatto un elaborato sia esso corografico o schematico che rappresenti l’inquadramento sistemico della viabilità, ante operam e post operam da cui si possa evincere il contributo migliorativo per la mobilità delle persone, derivato dagli interventi di cui trattasi , ed in particolare dai finanziamenti statali ad essi destinati.
Ribadiamo le argomentazioni contenute nella nostra precedente nota per le quali non riconosciamo esaustive le risposte formulate con la nota del 25 ottobre 2013 le cui criticità in ordine alla sicurezza stradale appaiono non risolte. E’ incomprensibile che un Ente progettista di infrastrutture civili possa affermare che le criticità presenti e riconosciute possano trovare altra soluzione nel corso dei lavori e non siano state risolte nella fase progettuale considerando che l’ottimale risoluzione di alcune di esse avrebbe potuto determinare una progettualità diversa.
Alla luce di quanto comunicato ed anche al fine di conoscere le motivazioni per le quali è stata richiesta la non realizzazione del braccio lato mare della rotatoria Motta SG, abbiamo chiesto la documentazione intercorsa con il Comune di Motta San Giovanni richiamata nella succitata risposta e di conoscere se il progetto esecutivo approvato in data 23 dicembre 2008 è stato oggetto di successive varianti. Le eventuali ricadute negative che tale intervento comporterà sul nostro territorio andranno addebitate al disinteressamento e al comportamento nebuloso degli Enti locali interessati, che tra l’altro dimenticano del dovere d’informare la popolazione, e forse chi ci amministra non sa che la trasparenza è l’elemento fondamentale di un’azienda.

Vincenzo CREA
Responsabile comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC Onlus

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