Cetraro (Cs), il calvario di una donna: dopo un incidente stradale viene trasportata in tre ospedali per una Tac

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La Sanità calabrese non funziona. Direte: “questa non è una novità?”. Ma quando si sentono e si scrivono certe storie vi è la sensazione che esiste una sorta di “disegno divino” affinchè il comparto sanitario calabrese e del Sud in generale non funzioni. Ecco la vicenda denunciata da Mirko Spanò, di Autonomia e Diritti:

Lunedi scorso, a Cetraro, nel cosentino, una donna, dopo un incidente, viene trasportata presso il nosocomio locale per le prime cure. Visitata dai medici del Pronto Soccorso, le viene prescritta urgentemente un esame: la Tac. Da questo momento inizia il calvario della signora: all’Ospedale di Cetraro, seppur esiste un macchinario moderno, esso non è stato mai utilizzato, anzi ancora “è imballato” ci dice qualche informatore; trasportata in quel di Paola, il macchinario dell’esame è guasto da tempo ed ancora non pronto all’utilizzo. Cosi riprende il cammino della donna presso un Ospedale in grado di eseguire la “benedetta” Tac. Ed ecco il nosocomio di Cosenza: qui finalmente l’esame è stato eseguito dopo varie ore dalla prescrizione urgente.

Domandiamo all‘Assessore Regionale alla sanità e alle autorità competenti: ma quando finirnno queste storie di cronaca? Quando ci si siederà tutti insieme nel trovare una soluzione chiara alle problematiche che affliggono la “nostra” terra?

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