Catanzaro: secondo i dati Agenas, la cardiologia dell’Universita’ Magna Graecia è tra le prime in Italia

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I dati dell’Agenas sull’appropriatezza dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto e trattati con angioplastica coronarica entro le 48 ore – informa un comunicato – collocano la Cardiologia dell’Universita’ Magna Graecia di Catanzaro seconda in Italia con un valore indicativo di 76,53, su una media nazionale di 36,71. Per la mortalita’ a 30 giorni a fronte di un indicatore medio nazionale di 9.98, la Cardiologia Universitaria di Catanzaro ha evidenziato un dato di 5.56. Con questi risultati la Calabria si colloca finalmente ai primi posti per la qualita’ in sanita’. ”Sono molto orgoglioso – afferma Ciro Indolfi, Direttore della Cattedra di Cardiologia dell’Universita’ Magna Graecia e URT del CNR – di questi dati recentemente pubblicati. Francamente queste informazioni sono, pero’, forse utili solo al di fuori della Regione perche’ in Calabria e’ ormai ben consolidata la reputazione della nostra Cardiologia per quantita’ e qualita’ delle prestazioni. L’emodinamica dell’Azienda Mater Domini e’ stata la prima struttura pubblica calabrese H24 che ha trattato l’infarto con lo stent coronarico. Piuttosto che freddi numeri o statistiche, le migliaia di pazienti trattati nelle nostre sale e nella nostra UTIC sono la migliore dimostrazione dei risultati del nostro lavoro. Questi dati dimostrano che non e’ piu’ necessario andare fuori regione per i problemi cardiologici”. Se la vita media si e’ allungata, questo e’ stato possibile anche per i grandi successi della cardiologia. Oggi nel Campus, oltre al trattamento delle coronarie, che e’ una procedura ormai di routine per l’Emodinamica dell’Ateneo catanzarese, e’ possibile effettuare l’impianto della valvola aortica senza bisturi per via percutanea. Inoltre nella Cardiologia Universitaria e’ possibile la riparazione della valvola Mitrale con MitraClip attraverso una vena della gamba con una tecnica molto sofisticata, o il trattamento delle aritmie complesse.

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