“Ieri mattina ci siamo svegliati verso le 6.30 con alcuni amici, volevamo andare in barca. Abbiamo sentito delle urla ma in un primo tempo ci sembravano gabbiani. A un certo punto ci siamo allontanati dalla costa e abbiamo iniziato a navigare in mare. E ci siamo trovati davanti 200 braccia in cielo che chiedevano aiuto, erano disperati“. Vito Fiorino, fra i primi soccorritori dei naufraghi di Lampedusa, racconta alla trasmissione televisiva Agorà la propria esperienza. “Abbiamo subito avvisato la Capitaneria di porto e abbiamo dato il segnale via radio. Nel mare del silenzio c’erano solo queste braccia che urlavano verso il cielo. Abbiamo iniziato a caricarli sulla nostra barca. Eravamo a circa un chilometro dalla riva“.