Tragedia Lampedusa, il Pm Di Natale risponde a Letta: ” Indagare i migranti non è un atto di zelo”

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“Indagare i migranti non è un atto zelo, ma ci obbliga il legislatore, e noi rispettiamo le regole volute dal Parlamento, visto che i magistrati hanno l’obbligo dell’azione penale e non possono sottrarsi dall’applicare la legge”. Ad affermarlo Renato Di Natale, procuratore capo di Agrigento che risponde così al Presidente del Consiglio Enrico Letta.

Durante la sua visita a Lampedusa infatti, il premier ha affermato che incriminare i superstiti perchè clandestini è una vergogna: “Quando ho sentito questa notizia, da capo del governo ho provato un senso di profonda vergogna. Le leggi vanno applicate, però quello che accade qui è una vicenda di grandissimo dramma umano.” Ma, evidentemente, il pm non ci sta, e vuole puntualizzare il suo esclusivo rispetto della legge.

La strumentalizzazione di un problema tanto serio quanto ingiusto è sicuramente peggiore di qualsiasi atto d’ufficio, ma la risposta migliore a queste polemiche arriva proprio dagli abitanti di Lampedusa che si sono resi disponibili ad ospitare i migranti fino a quando non sarà trovata una soluzione alternativa, per evitare che vivano nelle condizioni disumane che ad oggi il centro di accoglienza offre. Un gesto di solidarietà e di responsabilità davanti al quale, qualunque diverbio fra istituzioni, sbiadisce.

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