Si suicida perchè i genitori le proibiscono Facebook. Quanto Internet influenza la nostra vita?

StrettoWeb

Potere dei Social Network. A Parbhani, nello stato di Maharashtra nell’India occidentale, una 17enne si è suicidata dopo che i suoi genitori le avevano proibito di usare Facebook. Le forze dell’ordine locali hanno riferito che la ragazza avrebbe lasciato un biglietto per spiegare le ragioni del suo gesto “Gli avevano detto di concentrarsi sullo studio, dopo la lite si è chiusa in camera e si è impiccata”.

Un gesto incomprensibile che fa riflettere su quanto internet e i suoi “derivati” stiano influenzando la nostra vita, specie quella delle nuove generazioni. E’ di qualche settimana fa il servizio delle Iene su il “prediciottesimo”, un video che viene girato qualche giorno prima di diventare maggiorenni e poi postato su Facebook alla mercè di tutto il mondo. Il servizio, che ha spopolato proprio sul web più che in TV, mostra minorenni che si atteggiano a “mafiosi” ne l caso dei maschietti, o a “provocatrici” nel caso invece delle ragazzine, magari chissà con la speranza di essere notati da qualcuno ed entrare a far parte nel mondo dello spettacolo.

Insomma piccole generazioni crescono. Si, ma come? La dipendenza psicologica di internet è ormai riconosciuta come una vera e propria malattia curabile in diversi centri sparsi dappertutto, un mercato in continua espansione grazie alla semplice accessibilità alla rete e ai suoi contenuti da parte di un pubblico progressivamente sempre più giovane.

Passa quasi in secondo piano problema della tutela dei minori di fronte a pericoli e rischi che l’anonimato e la vastità dei contenuti della rete può offrire nei loro confronti, basti pensare a fenomeni come la pedofilia, la pornografia o il cyberbullismo, nonostante strumenti di filtraggio dei contenuti opportunamente impostati da parte dei genitori o dalla stessa rete.

Certo nemmeno i “grandi” sono da meno se pensiamo alle innumerevoli chat dedicate ai single o alla nuova moda di Adottaunragazzo.it,  una community dove solo le ragazze (si badi bene al “solo”) posso abbordare i ragazzi.  Meglio ancora se con qualche anno in meno. Internet, gioia e dolere dei nostri tempi.

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