Serie B, Reggina-Pescara 2-3: l’esordio di Castori è la partita più brutta della stagione…

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2-3 e tutti a casa. Il cambio dell’allenatore non porta i frutti sperati in casa amaranto, anzi la squadra ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti uscite. Il risultato è anche bugiardo, nel senso che gli amaranto avrebbero meritato una sconfitta decisamente più pesante. Unica statistica ben-augurante è che l’ultimo allenatore della Reggina sconfitto all’esordio è stato Gigi De Canio.

LA PARTITA – E’ la prima di Castori. La “nuova” Reggina si presenta ai tifosi con la difesa a quattro, con Adejo a sinistra. Centrocampo a tre, formato da Strasser, Dall’Oglio e Rigoni, dietro le punte Cocco e Di Michele, agirà l’esordiente Sbaffo. Il Pescara risponde con un 3-5-2, in porta c’è l’ex Belardi, al centrocampo posto per un altro ex amaranto, RizzoIl primo tempo finisce 1-0, nonostante 45 minuti davvero inguardabili. La Reggina è una squadra scialba che senza fare un tiro in porta, trova la rete del vantaggio grazie alla prima clamorosa occasione fortunata di tutta la stagione, con un goffo autogol avversario. E’ stata la prima frazione più brutta della stagione in cui la Reggina ha però trovato il vantaggio grazie ad un episodio.

Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, ma all’ottavo minuto il Pescara trova il pareggio su calcio di rigore assegnato per un nettissimo fallo di mano di Sbaffo. Castori manda in campo Falco all’esordio in assoluto con la maglia amaranto, ma lo schiera da trequartista dietro le due punte, un ruolo non certo a lui congeniale. Passano pochi minuti ed il Pescara ribalta il risultato: un tiro da fuori area di Politano beffa Benassi sul primo palo, ma risulta decisiva la deviazione di Ipsa.
Benassi poi salva la Reggina al 62’, ma il portiere amaranto nulla può un minuto dopo su Ragusa che realizza il gol dell’ex. La Reggina non riesce a reagire, gli unici tiri in porta arrivano da Dall’Oglio e De Rose ma sono frutto del caso, la squadra si affida ai lanci lunghi dalla difesa e non riesce a costruire neanche una vera e propria azione. Poi all’85° Belardi effettua un vero e proprio miracolo con una doppia parata, prima su De Rose e poi su Rigoni che sbaglia da posizione ultra-ravvicinata. All’88° Gerardi accorcia le distanze con una perfetta incornata da calcio d’angolo, ma nulla servono i 4 di recupero: il Pescara tiene il pallone sui piedi e la Reggina non si avvicina più dalle parti della porta avversaria ed esce tra i fischi dei 4.100 spettatori presenti al Granillo.

IL TABELLINO:

REGGINA-PESCARA 2-3
REGGINA: Benassi; Maicon, Lucioni, Ipsa, Adejo; Rigoni, Strasser, Dall’Oglio (72’ Dall’Oglio); Sbaffo (56’ Falco); Di Michele, Cocco (65’ Gerardi). A disp.: Zandrini, De Rose, Gerardi, Louzada, Di Lorenzo, Gentili, Caballero, Maza, Falco.Allenatore: Sig. Castori

PESCARA: Belardi; Zauri, Schiavi, Cosic (45’ Bocchetti); Balzano, Brugman, Rizzo, Rossi; Ragusa, Maniero (71’ Mascara), Politano (87’ Cutolo). A disp.: Pigliacelli, Viviani, Cutolo, Vukusic, Bocchetti, Fornito, Padovan, Zuparic, Mascara.
Allenatore: Sig. Marino

Arbitro: Sig. Nasca di Bari
Marcatori: 39’ Aut. Schiavi, 53′ Maniero, 59’ Politano, 63’ Ragusa, ‘88 Gerardi.

Ammoniti: Politano, Sbaffo, Dall’Oglio
Recupero: pt 1’, st 4’
Spettatori: 4157 per un incasso di 23.137 €.

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