Reggio, i nomi dei rumeni uccisi la scorsa notte: indagini nel mondo della prostituzione

StrettoWeb

Si chiamavano Joan Lacatus, di 28 anni, e Jonela Hoholea, di 35, i due rumeni uccisi a colpi di pistola la scorsa notte: i loro corpi sono stati abbandonati nel bagagliaio dell’automobile del giovane rumeno, un’Alfa Romeo 156 che sarebbe dovuta finire nelle acque dello Stretto di Messina secondo il piano degli assassini che, però, non sono riusciti a spingerla oltre il molo affianco al pontile dell’aeroporto, nella zona sud della città, dove stamani è avvenuto il ritrovamento.
Il movente dell’omicidio al momento è ancora un mistero. L’unica certezza che trapela da fonti vicine agli investigatori e’ che il delitto non sia legato ad ambienti della criminalita’ organizzata. Gli inquirenti non escludono che Lacatus e Hoholea siano stati attirati in una trappola, con la scusa di un appuntamento per chiarire eventuali contrasti, e poi uccisi. A distanza di ore dal delitto i poliziotti si interrogano sul perche’ di tanta efferatezza. I due rumeni avevano una relazione sentimentale e convivevano da due anni a Reggio. Hoholea saltuariamente faceva la badante mentre Lacatus svolgeva lavori occasionali. L’attenzione, al momento, sembra concentrarsi sulla possibilita’ di una vendetta negli ambienti della comunita’ romena e nell’ambito del giro di prostituzione. In passato le due vittime erano state piu’ volte notate nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Calabria, dove abitualmente si registra una nutrita presenza di donne straniere che si prostituiscono.

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