Reggio, Confindustria Turismo: strategie e proposte per lo sviluppo del settore

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L’aeroporto Sant’Anna di Crotone e la sede di Confindustria Calabria a Catanzaro hanno ospitato due distinte riunioni tra operatori turistici e amministrazione regionale sul tema dei trasporti e della promozione del settore della Calabria. A promuovere i due tavoli operativi è stato Giuseppe Nucera, presidente della sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria, che ha chiamato a raccolta i colleghi imprenditori del comparto.

L’incontro crotonese (a cui hanno preso parte il vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, e il dirigente generale del dipartimento Turismo dell’ente, Pasquale Anastasi), ha posto l’attenzione sulla promozione della costa jonica calabrese nei mercati esteri, sulle problematiche relative all’aeroporto di Crotone e sull’ipotesi di inserire nel Piano dei trasporti della Regione la costruzione di uno scalo nella zona di Sibari.

Su quest’ultimo punto, in particolare, nel corso del dibattito è stata discussa la proposta di dotare gli attuali scali aeroportuali calabresi di un unico sistema di governance che gestisca, secondo criteri previsti da una legge regionale, i ruoli e le attività di ogni aeroporto nel rispetto delle vocazioni dei territori e in linea con il bacino d’utenza degli stessi.
In questo contesto si inserisce il secondo appuntamento svoltosi a Catanzaro presso la sede di Confindustria Calabria. Al tavolo, oltre agli operatori del settore e ai rappresentanti delle varie sezioni provinciali di Confindustria Turismo, alla vicepresidente Stasi e al direttore generale Anastasi, ha preso posto anche l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Fedele.

Le problematiche relative ai collegamenti locali e quelli con gli aeroporti sono state il focus della discussione.
«I turisti che vengono a visitare la nostra splendida regione – ha dichiarato Giuseppe Nucera – lamentano la mancanza di idonei collegamenti fra i diversi aeroporti del territorio ma anche la scarsa qualità del sistema di viabilità nelle singole zone. I visitatori stessi sottolineano anche che le strutture ricettive sono difficilmente raggiungibili, aspetto questo da tenere fortemente in considerazione al fine di individuare una soluzione in tempi brevi».

Dal canto suo «la Regione – ha dichiarato il vicepresidente Stasi – ha già deliberato 18 milioni a favore dei tre aeroporti calabresi e due per i collegamenti interni».
Le linee generali del Piano regionale dei Trasporti sono state illustrate dall’assessore Fedele il quale ha anche evidenziato le criticità che potranno essere superate già dalla prossima stagione turistica, grazie alle azioni che il Piano stesso prevede.
In merito alla tendenza positiva testimoniata dagli oltre mille voli charter arrivati in Calabria, Anastasi ha annunciato da parte sua che «nel 2014 si prevede un ulteriore incremento di questo dato».
La riunione catanzarese ha confermato inoltre l’impegno condiviso nel rafforzare l’interlocuzione tra istituzioni e operatori del settore. In tal senso entro la fine di novembre verrà predisposto un apposito calendario di incontri a livello territoriale con le associazioni di categoria.

Le riunioni, che avranno sempre un taglio operativo, serviranno a definire quali sono i collegamenti su cui è più urgente intervenire e, inoltre, consentiranno agli operatori turistici di poter inserire nella programmazione dell’anno prossimo i servizi specifici di mobilità locale necessari ad ottimizzare l’intero comparto.
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti – ha sottolineato Nucera – per l’impegno assunto da parte della Regione Calabria. Aver riunito intorno ad uno stesso tavolo autorità regionali e operatori turistici per analizzare insieme questi temi ha rappresentato un momento importante di proficuo confronto. Le azioni che scaturiranno dagli incontri futuri potranno contribuire allo sviluppo del turismo dell’intero territorio con un’attenzione particolare alla costa jonica calabrese che, fino ad oggi, è la porzione di territorio che ha vissuto maggiormente la crisi ma che al tempo stesso può rappresentare il vero valore aggiunto per il futuro della Calabria».

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