Messina, licenziati 26 lavoratori Teseos. La Cisl Fp: “Non abbasseremo la guardia”

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Sembra quasi una beffa. Nel giorno della visita a Messina del Presidente della Regione Rosario Crocetta e delle sue rassicurazioni per tutte le vertenze cittadini, la Teseos, senza aver definito criteri certi e in assenza di accordo con le Organizzazioni Sindacali, procede al licenziamento di 26 lavoratori.

“Irresponsabilmente – commenta Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fpperché eravamo in attesa di incontrare l’assessore Borsellino che, da parte sua, come Crocetta, dispensa speranze e soluzioni”.
Dalla Cooperativa non è arrivata nessuna proposta alternativa. “Vi è – continua Emanuele – solo l’incaponimento a dare corso a licenziamenti che sono assai discutibili proprio perché, oltre ad un difetto di procedura, non si tiene conto delle professionalità, dell’anzianità di servizio e della tipologia di servizio svolto dai lavoratori”.

Nell’emergenza dei licenziamenti è arrivato l’impegno del dott. Manlio Magistri, nella doppia veste di Commissario dell’ASP e di socio maggioritario della Società di Riabilitazione, che convocherà in forma urgente una riunione con il sindacato e le parti in causa per far cessare i licenziamenti e ipotizzare soluzioni immediate di salvaguardia.
La Società di Riabilitazione, tra l’altro, è in fase di scioglimento anche se la Cisl Fp ritiene che “trattandosi di società che eroga servizi in favore dei cittadini, non c’è un vero obbligo per procedere allo scioglimento. Inoltre, nello stesso bando di cessione delle quote societarie non c’è traccia di garanzie occupazionali e procedure di passaggio di lavoratori al nuovo ipotetico soggetto che dovrebbe venir fuori da gennaio 2014”.

“Insomma – sottolinea il segretario della Cisl Fp – una matassa ingarbugliata che rischia di produrre numerose vertenze individuali e collettive a tutela di diritti acquisiti considerato che i licenziamenti sono stati effettuati in difformità alle procedure, con mancate retribuzioni e mancato riconoscimento degli ammortizzatori sociali a taluni lavoratori per il periodo gennaio – marzo. Come sindacato – conclude Emanuele – non abbasseremo la guardia perché non vogliamo contribuire assolutamente a un’altra dismissione per giochi a noi sconosciuti”.

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