Messina: le risorse scarseggiano, l’Atm rischia di fermarsi

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atmLa cruda dichiarazione del presidente della Regione, Rosario Crocetta: “se non si volta pagina, si chiude bottega” rischia davvero di tramutarsi in realtà.

L’Azienda Trasporti di Messina vive un periodo particolarmente difficile, una stato di agonia permanente nel quale anche la gestione ordinaria diventa una “mission impossible”.

L’amministrazione comunale naviga in una situazione economica talmente precaria da riuscire a stento nell’obiettivo di finanziare con regolarità i fondi previsti, con tutti i disagi che ne conseguono. Inoltre, dal 2011 la Regione Sicilia ha smesso di versare alla società di via La Farina il contributo annuo per i chilometri percorsi. La cifra – quasi 8 milioni di euro (per il periodo che va dal gennaio 2012 fino al 30 settembre 2013) – potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per le magre casse dell’Atm ed ai suoi dipendenti (che attendono ancora i corrispettivi di mensilità arretrate). Il blocco del finanziamento regionale scaturisce dal contenzioso legale (del quale si attende la sentenza) riguardante il conteggio chilometrico relativo al periodo 2003/2007 che, secondo l’accusa, sarebbe stato modificato ad hoc per ottenere risorse più corpose.

Il commissario dell’Atm, Domenico Manna e il direttore generale Ferdinando Garufi, con una lettera inviata all’assessorato alla Infrastrutture e Mobilità hanno reclamato l’erogazione dei fondi senza i quali l’azienda rischia il blocco totale. Mentre, i segretari del sindacato Orsa, Mariano Massaro e Michele Barresi, hanno inviato una al Prefetto, Stefano Trotta per chiedere di convocare un tavolo di confronto per verificare una volta per tutte lo stato debiti/crediti tra azienda e Regione e sbloccare tutte le risorse dovute all’Atm per garantire il proseguimento del servizio e gli stipendi dei lavoratori.

Nel periodo in cui si parla di rilancio del trasporto pubblico attraverso l’incentivazione dell’utilizzo di bus e tram (vedere i progetti “No bus – no party” e “Andiamo a scuola in Tpl”), in contrapposizione emerge la criticità della situazione finanziaria dell’Atm, che adesso, rischia di esplodere.

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