“Il SIULP ha ritenuto condividere le ragioni della mobilitazione indetta da CISL –CGIL – UIL per la giornata di domani sul tema ‘fermiamo le stragi nel mediterraneo’ sia perché ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia accolgono e gestiscono centinaia di persone che raggiungono le nostre coste per i motivi più diversificati, sia perche la “questione immigrazione” non può più essere affrontata come una (perenne) emergenza” queste le parole di un comunicato stampa inviato alla nostra redazione.
“Abbiamo bisogno di una legislazione moderna, lungimirante, che non sia solo il prodotto di qualche compromesso politico bensì abbia l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza della collettività e la piena accoglienza di coloro che fuggono da situazioni disperate. Oggi, invece, fronteggiamo centri di accoglienza niente affatto dignitosi, né ancormeno sicuri per il personale di vigilanza sempre in numero esiguo rispetto a standard di sicurezza, costretto praticamente a lavorare gratis, se si considera che a fronte del sacrificio quotidiano le indennità spettanti ai colleghi sono ancora bloccate ai mesi di novembre e dicembre 2012. Non solo. La vigilanza, necessaria ed indispensabile, ai diversi centri di accoglienza sottrae risorse umane ai già scarni organici degli uffici di polizia. Occorrerebbe rimodulare e pianificare in termini moderni e produttivi gli stessi servizi di polizia. Così come sarebbe necessario cercare di conciliare la celerità delle procedure di accesso per coloro che posseggono i requisiti con la fermezza per coloro che i requisiti non li hanno o li perdono. Una politica sull’immigrazione necessariamente europea. Il timore è quello di assistere, sull’onda emotiva dell’ennesima strage, alla emanazione di qualche ‘leggina’, perfetta dal punto di vista teorico, ma inapplicabile e dunque inefficace nell’attuazione” si conclude infine il comunicato.
Per questi motivi è stata indetta per domani, appunto da Cgil Cisl e Uil, una fiaccolata con inizio alle 18 davanti la Prefettura. Insieme a quelle dei rispettivi sindacati di polizia, Silp per la Cgil, Siulp per la Cisl e Uil polizia che hanno evidenziato ciascuno per la propria parte l’importanza di intervenire per la realizzazione di una legislazione lungimirante e solidale oltre che europea, hanno infatti dato la propria adesione la Caritas diocesana, le sezioni provinciali di Federconsumatori, Confesercenti , Legacoop, il Comitato Addio Pizzo, il Circolo Arci Thomas Sankara, l’Anolf, l’Auser, il Sunia, Evaluna Onlus e l’associazione Penelope.
I sindacati, oltre a esprimere solidarietà e vicinanza alle vittime e alle loro famiglie, chiedono cambiamenti nelle politiche di accoglienza e nella legislazione vigente e hanno lanciato una piattaforma di proposte:
1. realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione europea, che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo;
2. istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo ed alle misure di protezione internazionale;
3. riformare la legislazione sull’immigrazione e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo;
4. contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i Paesi colpendo duramente i trafficanti.