Subito le indagini si sono orientate verso lo scenario del tentato regolamento di conti all’interno della comunità cingalese. L’intuizione, rivelatasi esatta, ha individuato nell’aggressore il 35enne Mendis, meccanico già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato accusato di tentato omicidio volontario e porto illegale di arma da fuoco.
Il ferito, nonostante sia stato raggiunto da 4 proiettili alle gambe, è adesso in via di guarigione e totalmente fuori pericolo. Il bilancio sarebbe potuto essere comunque ben più grave: furono infatti almeno 10 i colpi esplosi da Mendis, alcuni colpirono le auto in sosta e almeno uno la facciata di un edificio.