Halloween, “Appendi un volto di Santo”, nel trapanese la controfesta

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‘Horror Party’ per adulti e bambini. Il conto alla rovescia per la notte piu’ paurosa dell’anno e’ gia’ scattato anche in Sicilia e cosi’, in attesa di Halloween, l’invasione di streghe, pipistrelli e zucche intagliate per le vie delle citta’ siciliane e’ gia’ cominciata: gadget nei negozi e persino menu’ e serate a tema nei locali. All’insegna dell’orrore ovviamente. Ma a Castelvetrano, nel trapanese, c’e’ un’altra faccia di Halloween. A proporre un modo nuovo di viverla sono i ‘Boanerghes’, un gruppo di giovani della parrocchia Maria Ss. della Salute, che lanciano ‘Holyween – Appendi un volto di Santo‘. ”Il nostro mondo e’ pieno di Santi e pochi se ne accorgono – dicono -. Non sono fantasmi che si aggirano nella citta’, come vorrebbe la tradizionale festa pagana, ma si tratta di persone vere, che sono in mezzo a noi, che si impegnano e vivono con decisione e concretezza la propria vita cristiana. Non fanno miracoli, ma sono persone che lasciano il segno, sono Santi”. Ecco perche’ per il 31 ottobre i giovani di Castelvetrano invitano tutti ad esporre su porte, finestre e balconi di case, uffici, oratori, parrocchie e scuole le foto di un Santo. ”Migliaia di volti, per mostrare migliaia di storie di solidarieta’, di fede, di cambiamento – spiegano -. Un messaggio quanto mai attuale e quanto mai importante anche per le nuove generazioni”. Un invito a tappezzare le citta’ con i volti dei ”protagonisti della parte piu’ bella d’Italia, i nostri santi, quelli che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore della gente – dicono gli organizzatori -, e non delle insignificanti teste di zucca, che niente hanno a che vedere con la bella tradizione siciliana dei cari morti, che ritornavano la vigilia della loro commemorazione – concludono – a nascondere sotto i letti dei bambini, dolci, frutta di marturana e pupa di zuccaru, oggi purtroppo sempre meno presenti negli scaffali delle nostre pasticcerie”. Secondo la tradizione, nella notte a cavallo tra il 31 ottobre e l’1 novembre, i defunti lasciavano le loro dimore per portare ai bambini loro parenti, che fossero stati buoni, dolci, giocattoli e vestiti. Nelle ‘Fiere dei Morti’, i mercatini rionali allestiti nelle piazze cittadine, era possibile acquistare semplici doni da far trovare ai piu’ piccoli la mattina del 2 novembre. Regali lasciati dai cari defunti. E per i piu’ golosi la ‘Festa dei Morti’ porta in dono frutta e dolci di zucchero, coloratissimi e spesso fatti in casa. Ovviamente per tutti i gusti: dai ”pupi ri zuccaro”, statuette di zucchero indurito dipinte con figure tradizionali come paladini, ballerine e animali, i biscotti ”ossa ri muortu” e la tipica frutta di martorana, realizzata con pasta di mandorle.

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