Giovane italiano ucciso nel Kent. Quattro lituani accusati dell’omicidio

StrettoWeb

Hanno sfondato la porta al grido di ‘italiani di merda’ e hanno aggredito Joele Leotta, 19 anni, a calci e pugni. E’ questa la ricostruzione fornita all’Adnkronos dal sindaco di Nibionno, Claudio Usuelli, informato da fonti locali, di quanto accaduto al suo concittadino a Maidstone, nel Kent.

Accusati dell’omicidio del ragazzo quattro lituani, che vivono a Maidstone. Si tratta di Aleksandras Zuravliovas, di 26 anni; Tomas Gelezinis, 30 anni; Saulius Tamoliunas, 23 anni; e Linas Zidonis, 21 anni. I quattro sono anche accusati di gravi lesioni ai danni di Alex Galbiati, l’altro giovane italiano, coinvolto nell’aggressione. Sono stati trattenuti in carcere e compariranno davanti a un giudice del tribunale di Medway in video conferenza.

Gli investigatori hanno confermato l’arresto di una decima persona, un uomo, mentre proseguono gli interrogatori di altri due uomini, un 28enne e un 30enne. La polizia, riportano i media locali, ha anche riferito che solo uno degli uomini fermati è di nazionalità britannica, escludendo il movente del razzismo nell’aggressione contro i due italiani.

Un 23enne di Maidstone e un 45enne di Tonbridge sono stati rilasciati su cauzione. Il primo è sospettato di omicidio. Una terza persona, un giovane di 21 anni, è anch’egli stato rilasciato su cauzione, mentre un 30enne è stato rilasciato senza che la polizia muovesse accuse contro di lui.

Joele era partito per l’Inghilterra dal suo Paese della provincia di Lecco da nemmeno un paio di settimane ed era all’estero per trovare lavoro e imparare la lingua. Lavorava infatti come cameriere in un ristorante italiano. Il 17 ottobre su Facebook aveva scritto: “Ho trovato lavoro in un ristorante italiano, con origini napoletane, e ora sto imparando a fare il cameriere davvero tutto perfetto”.

La tragedia – come si legge su ‘Il Giorno’ – si è consumata in un appartamento della cittadina in Lower Stone Street, dove vivono diversi stranieri. I due ragazzi era stati presi di mira da alcuni clienti. Sembrava che la discussione fosse destinata a concludersi tra i tavoli del locale, invece – si legge ancora sul quotidiano -, mentre i due giovani lecchesi stavano rientrando, sono stati aggrediti e picchiati a sangue. Qualcuno avrebbe anche estratto un coltello e colpito Leotta.

Joele è stato trasferito d’urgenza in elicottero al King College di Londra ma è morto poco dopo il ricovero. L’amico, Alex Galbiati, ricoverato invece all’ospedale Tunbridge Wells a Pembury con lesioni al collo, alla testa e alla schiena, è fuori pericolo.

I genitori di Joele e quelli di Alex sono in Inghilterra, per seguire da vicino le indagini. Stando a quanto si apprende, la famiglia di Joele sarebbe partita martedì, immediatamente dopo aver ricevuto la conferma ufficiale dai carabinieri di quanto accaduto. Anche i familiari di Alex si trovano nel Kent per assisterlo nella convalescenza.

Dai post nella bacheca di Joele si evince che la giovane vittima amava il rap, era tifoso dell’Inter e aveva 1223 amici sul social network. Aveva modificato la sua ‘città attuale’ in Maidstone e aggiunto del nuovo lavoro al Vesuvius Restaurant a Maidstone il 19 ottobre sul diario.

A quanto riferiscono fonti della Farnesina all’Adnkronos il console generale in Gran Bretagna, Massimiliano Mazzanti, è in contatto con la famiglia di Joele e gli fornisce sostegno logistico, facendo da tramite con le istituzioni locali.

Condividi