“Emergenza Messina”, Gioveni propone una seduta del Consiglio Comunale a Palazzo d’Orleans

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Libero Gioveni

La recente trasferta della giunta Crocetta ha particolarmente ispirato il consigliere comunale Libero Gioveni che propone di convocare una seduta del Consiglio comunale di Messina a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione Sicilia, con ordine del giorno “Emergenza Messina”.

Alla luce anche di quanto scandalosamente accaduto martedì scorso 15 ottobre – scrive Gioveni, giorno della visita a Palazzo Zanca del Presidente della Regione Crocetta che, in occasione della seduta di giunta regionale tenuta con quella comunale, non ha avuto purtroppo il garbo e il rispetto istituzionale di fare ingresso in aula (che lo ha aspettato per 10 ore!!!) per ascoltare le richieste per la città da parte del Civico Consesso, propongo a Lei sig. Presidente (come le riconosce l’art. 4 comma 3 del Regolamento) e a tutti i colleghi di convocare una seduta straordinaria del Consiglio Comunale fuori non soltanto dalla nostra abituale sede consiliare ma anche lontano dalla nostra purtroppo “devastata” città!

Il consigliere centrista chiede: di tenere la seduta in oggetto nella città di Palermo direttamente nei locali di Palazzo D’Orleans, sede istituzionale del Governo Regionale, rinunciando ad eventuali indennità di missione o spese di viaggio previste dall’art. 47 comma 20 del Regolamento del Consiglio Comunale”.

Tale richiesta – continua Gioveniche di provocatorio ha ben poco perché guarda molto alla sostanza, nasce dall’improcrastinabile esigenza di affrontare seriamente e concretamente, senza falsi proclami o annunci ad effetto come purtroppo il nostro Governatore ci ha abituati in questo primo scorcio di mandato presidenziale, i grandi problemi e le numerose emergenze della nostra città, che ad oggi sta ancora “elemosinando” non solo i tanto decantati 40 milioni di euro promessi ma non ancora arrivati in riva allo Stretto, ma persino i poco meno di 3 milioni di euro dei famosi cantieri di servizio (di fatto non ancora avviati) che, è vero, darebbero senz’altro una boccata d’ossigeno a molti nostri concittadini che attendono questo potenziale lavoro della durata di 3 mesi come la classica “manna dal cielo” ma che, invece, sembra rappresentare una sorta di “morfina” data ad un malato terminale per fargli sentire meno dolore prima della fine! BASTA sig. Presidente, la nostra città sta morendo!!! Mi si perdoni questa visione quasi “apocalittica” della nostra realtà messinese! NOI adesso abbiamo l’obbligo non solo istituzionale, ma anche morale di dimostrare ai nostri concittadini che ci hanno democraticamente eletto con quella fiducia forse ormai oggi dissoltasi, che “visto che Maometto non è venuto alla montagna, sarà la montagna che andrà da Maometto”.

Trovo superfluoconclude il consigliere comunale Gioveni – elencare adesso le grandi questioni messinesi che il buon Crocetta ha vergognosamente e furbescamente glissato con il Consiglio Comunale, ma che Lei, sig. Presidente, con grande diplomazia e maestria le ha saputo consegnare lo stesso pur se non nella forma istituzionale dovuta; ciò che, però, mi preme lanciare e che auspico possa essere sposata dall’intero Consesso è proprio la proposta di “istituzionalizzare” le nostre richieste proprio lì, in casa del Governatore, facendogli sentire da vicino il fiato di 245.000 messinesi che tentiamo in quest’aula di rappresentare degnamente e che sono ormai stanchi delle promesse e delle buone intenzioni di chi finora, purtroppo, dopo 1 anno esatto di mandato, ha fatto solo chiacchiere”.

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