Per non dimenticare … Il dott. Girolamo Marino, ucciso a Locri 25 anni fa

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di Cosimo Sframeli – Fu un agguato ad essere teso contro Gino Marino, di 44 anni, primario facente funzioni del Reparto di Chirurgia dell’Ospedale di Locri. Fu sparato la sera del 22 ottobre 1988 e ridotto in fin di vita. Trasportato a Reggio Calabria in condizioni disperate superò appena la notte, ma alle prime luci dell’alba del 23 la comunicazione ufficiale dei sanitari degli Ospedali Riuniti che ne annunciavano la morte. Marino stava rientrando a casa dall’Ospedale di Locri alla guida della sua macchina. I killer, almeno due,  costringevano Marino a fermarsi sparando a una gomma dell’automobile. Si avvicinarono a lui accanendosi a colpi di pistola alla testa ed al torace. Successivamente, il movente fu collegato all’attività professionale del primario. L’omicidio fu quindi inquadrato in una sorta di vendetta per le cure che il Marino aveva prestato alla piccola Caterina e che non ebbero gli effetti sperati. Secondo la ricostruzione, la bambina aveva subito un intervento chirurgico, perfettamente riuscito. Le incongruenze avvennero durante il decorso postoperatorio. La bimba si era risvegliata dall’anestesia, ma successivamente entrò in coma, non risvegliandosi più. Marino lasciò annientata una giovane moglie vedova e incinta e un piccolo figlio orfano. Tutti sapevano e riconoscevano che Gino Marino era un valentissimo chirurgo e un punto di riferimento per la popolazione di tutta la Locride, che lo amava e lo rispettava. I suoi assassini furono assicurati alla giustizia.

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