Casi di stupro a Modena e a Vibo Valentia, sen. Gentile: “Ripensare al ruolo dei Garanti per l’Infanzia”

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Antonio_Gentile

Una sedicenna stuprata a Modena, una diciassettenne che subiva violenze sin da piccola a Vibo Valentia. Nessuna giustizia, per le due. Su questi due casi di stupro si sofferma il senatore Antonio Gentile. 

I casi registratisi a Modena ed a Vibo Valentia di violenza in danno di due ragazzine di sedici anni ci dicono non solo che è necessario rafforzare il sistema punitivo, anche nei confronti dei minorenni, per chi commette questi esecrabili crimini , ma anche di svolgere un ruolo di prevenzione ripensando al ruolo dei Garanti per l’Infanzia“. Lo afferma il sen. Antonio Gentile.

Il segretario dell’Ufficio di Presidenza del Senato parla di “questione culturale aperta : manca, all’interno del ruolo di alcuni Garanti, nati proprio per questo, quella sensibilità atta a divulgare una conoscenza paritaria, reciproca e rispettosa della sessualità : è un impegno gravoso, ma stimolante, perchè solo attraverso la conoscenza si riducono i fenomeni“.

Per Gentile, che lo scorso anno partecipò come relatore alla Camera alla presentazione del libro di Mario Campanella e Don Fortunato Di Noto “Lettera a una bambina molestata“, “molte Regioni, tra cui la Calabria, si impegnano al massimo, sostenendo sforzi economici e legislativi per affrontare alla radice il problema : il guaio è che spesso, come accade nello sport, sono poi gli esecutori, gli allenatori , ad essere sbagliati”. Il senatore sottolinea come “gli uffici dei Garanti avrebbero dovuto e potuto svolgere un’azione diversa, coinvolgendo le scuole in un processo di consapevolezza coraggiosa e non di retorica fumosa: il bellissimo articolo scritto lunedi da Concita De Gregorio su Repubblica, relativamente ai fatti di Modena, conferma come manchi una cultura del rispetto che parta dai ragazzi”.

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