Calabria, Pugliese «21 vittime sulla SS 106 ora andate dagli On.Regionali che stanno definendo il Piano Regionale dei Trasporti!”

StrettoWeb

Nota Stampa di Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, sui morti della SS 106:

 La tragica notte appena trascorsa ci restituisce una nuova amarissima consapevolezza: la strada Statale 106 Ionica calabrese nel 2013 ha causato ad oggi 21 vittime. L’ultima è Raffaele Caserta di 38 anni, fratello del più noto Fabio Caserta (giocatore della Juve Stabia formazione di calcio che attualmente milita in serie B). L’incidente è avvenuto questa notte intorno all’una a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria).

Anche questa volta intendo ricordare le altre vittime della strada Statale 106 nel 2013: Jonel Parus di 32 anni, Carlo Chiriaco di 67 anni, Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, Antonio Perrone di 52 anni, Domenico Iacino di 21 anni, Marcel Mocan di 44 anni, Doru Badu di 42 anni, Bruno Frustace di 84 anni, Roberto Leonardo di 52 anni, Antonietta Vigile di 61 anni, Angelina Borelli di 47 anni, Clelia Andali di 57 anni, Leonardo Gualandris di 12 anni, Teresa Fullone di 75 anni, Giovanni Bevilacqua di 73 anni, Antonia Amato di 72 anni, Domenico Grillo di 38 anni e Matteo Battaglia di 12 anni.

Esprimo sconcerto per questi numeri aberranti e indegni di una società che ritiene di considerarsi “civile” ed, insieme, il disgusto più vivo nei confronti di una classe politica dirigente – quella calabrese – che ho avuto modo di interpellare attraverso una mia lettera inviata lo scorso sei ottobre circa la necessità di indicare nel Piano dei Trasporti regionale – che attualmente è in fase di definizione – la strada Statale 106 Ionica come priorità infrastrutturale e che ad oggi non ha ottenuto nessuna risposta.

Ciò aiuta a far capire – semmai ce ne fosse il bisogno – quanto gli attori del nostro “sistema politico regionale” siano distanti se non addirittura ostili alle istanze ed ai bisogni reali dei cittadini, sordi agli appelli di quanti con passione ed amore per la propria terra suggeriscono idee ed azioni concrete necessarie per dare uno slancio di civiltà ed una prospettiva di crescita per la nostra Calabriache mai come oggi è afflitta dal sempre crescente spopolamento (soprattutto giovanile), dalla crisi economica che è provocata anche dalla mancanza di trasporti e, quindi, da una “strada della morte” che la priva, spesso, dei suoi figli migliori.

L’evidente e conclamata indifferenza per l’interesse generale spesso unito alla mancata conoscenza dei problemi di questa classe politica dirigente regionale fa pensare ad un inconfessato progetto di impoverimento della Calabria in un momento storico in cui in altre parti dell’Italia è cominciata la sfida alla crisi attraverso soluzioni capaci di rilanciare l’economia e l’occupazione.

L’auspicio di tutti era quello di poter vedere finalmente una guida politica capace di rendere la Calabria protagonista di uno sviluppo che, invece, non c’è e non ci sarà mai! La speranza era quella di poter avere finalmente una classe politica dirigente regionale capace di risolvere i problemi che affliggono la nostra regione attraverso quelle scelte strategiche ed importanti che riguardano anche i trasporti e, quindi, la strada Statale 106 Ionica calabrese il cui ammodernamento è oggi una priorità per il Mezzogiorno e l’Italia e non soltanto per la Calabria!

Le vicende della strada Statale 106 Ionica calabrese hanno una storia, un passato, che si realizzano nel presente. Il futuro, per questa importante arteria viaria, si costruisce a cominciare dalla consapevolezza che a noi calabresi il passato è stato scippato. Solo la conoscenza della nostra storia ci renderà liberi (nella mente, prima di tutto)!

L’attuale classe politica dirigente calabrese è la stessa che ha avuto il merito di non utilizzare i fondi europei impiegati nel triennio 2013-2015 e che – giusto per fare un esempio – avrebbero potuto ammodernare i megalotti 2 e 4 della strada Statale 106 Jonica calabrese evitando chissà quante vittime ed è anche per questo corresponsabile delle tante vittime che questa strada prova e provocherà!

Seppure senza ormai speranze mi auguro che dopo la perdita Raffaele Caserta (ventunesima vittima della “strada della morte”), possa nascere una nuova consapevolezza ed una determinazione forte nella classe politica dirigente calabrese che possa concretizzarsi da subito nell’indicazione all’interno del Piano Regionale dei Trasporti con la scelta si indicare la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità infrastrutturali della Calabria.

Temo che sia improbabile che un fatto del genere possa essere compiuto dalla nostra classe politica dirigente regionale che, invece, fin qui ha solo avuto modo di dimostrarci di essere abilissima e capace solo con le parole!

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