L’idea è partita da don Roberto Meduri, della parrocchia S. Antonio da Padova di contrada Bosco, a Rosarno appunto. Don Roberto, insieme alla Caritas, ha posto le basi per creare la squadra, che viene autofinanziata dagli stessi giocatori. I ragazzi che la compongono vengono soprattutto da Senegal e Burkina Faso, e vivono tutti nella tendopoli di San Ferdinando. Lavorano ovviamente nei campi, ma alcuni di loro studiano anche, dimostrazione che aspirano ad un futuro migliore.
I 32 giocatori al momento si allenano sul campo da calcio di Palmi, messo a disposizione direttamente dal sindaco Barone. Tutto lo staff è africano, esclusi allenatore e general manager. Si tratta di Domenico Mammoliti, che a breve diventerà diacono, e Domenico Bagalà. La Koa Bosco esordirà in campionato il 25 ottobre.