Reggio, Verduci: “bene tavolo guidato da Morosini per il territorio”

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Verduci-MorosiniDi seguito la nota diffusa dal vicepresidente della Provincia di Reggio Calabria Giovanni Verduci: Bene ha fatto il Presidente Giuseppe Raffa a proporre mons. Giuseppe Fiorini Morosini quale coordinatore di un tavolo permanente da convocare per affrontare e risolvere nuove e vecchie problematiche.

In questo delicatissimo periodo storico che sta segnando tutto il territorio nazionale, con il comprensorio reggino che subisce maggiormente questa crisi economica e sociale a causa di alcuni elementi che, da tempo, lo rendono quasi impermeabile alle più comuni iniziative di sviluppo, è ormai fondamentale remare tutti dalla stessa parte per un obiettivo collettivo.

E’ necessario sostenere e difendere questa convinta unione d’intenti che pervade questi giorni di festa, superare le divisioni e, pur nel rispetto dei ruoli, delle valutazioni e delle differenti storie ed esperienze di ognuno, apportare un contributo concreto affinché le problematiche che frenano questo nostro territorio siano affrontate e risolte.

Lo stesso monsignor Morosini, nell’omelia pronunciata oggi in Cattedrale, ha invitato tutti a fare di questa celebrazione annuale in onore della Madonna della Consolazione un “impegno di vita”.

Bisogna, quindi, sanare la “ferita aperta”, cessando di versare quelli che l’arcivescovo definisce “i veleni della lotta politica” che hanno infettato questa città trovando terreno fertile in un più generale scontento nei confronti della politica e delle istituzioni tutte.

La strada da seguire è stata tracciata oggi dal nostro vescovo.

Giustizia sociale, solidarietà, libertà dalle schiavitù moderne: solo su queste solide fondamenta potremo costruire un futuro migliore.

Un tavolo di confronto che non testimonierebbe la sconfitta della politica, anzi dimostrerebbe finalmente un’assunzione di responsabilità a cui tutti noi amministratori siamo adesso chiamati per il bene di Reggio Calabria.

Un momento e un luogo dove le istituzioni, i sindacati, gli imprenditori, i commercianti, gli artigiani, le associazioni e tutte le rappresentanze politiche, anche quelle che oggi non ricoprono cariche di governo locale, non potranno più volgere lo sguardo altrove, non potranno far finta di non sapere, non potranno solo accusarsi reciprocamente ma dovranno, necessariamente, trovare la giusta sintesi per soluzioni condivise e utili alla collettività.

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