Reggio, Botta (Filca Cisl): “L’edilizia è in ginocchio. Regna la disperazione”

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“Cu terremoto cu guerra e cu paci sta festa si fici, sta festa si faci”: manca ormai una settimana all’inizio delle celebrazioni mariane con tutti i suoi riti sacri e profani.

All’Avvocata di Reggio migliaia di reggini, in modo più o meno devoto, si rivolgeranno per chiedere la benedizione per una città ormai giunta all’esasperazione; le notizie sono impietose: crisi economica e sociale, una città abbandonata al degrado, niente lavoro nè prospettive per i giovani. Insomma la Madonna della Consolazione mai come quest’anno tanto sarà impegnata ad ascoltare le lamentele e le preghiere dei suoi fedeli.

Lo spunto di questa riflessione ci viene dall’intervista rilasciata alla Gazzetta del Sud qualche giorno fa da Antonino Botta, segretario della Filca Cisl, che è stato perentorio: “L’edilizia reggina è ormai in ginocchio; le attività sono pari a zero e regna la disperazione“.

Se si pensa, poi, che il comparto dell’edilizia rappresentava il fiore all’occhiello delle attività produttive calabresi oggi, stando alle parole del sindacalista reggino, “centinaia di operai dell’edilizia vivono nella totale disperazione, preoccupati soprattutto di un futuro lavorativo del tutto negativo“. 

Ma la speranza è l’ultima a morire anche in riva allo Stretto! Ascoltando le parole del Governatore Scopelliti nuove opere saranno cantierizzate attraverso finanziamenti regionali; nuovi cantieri, che rappresenterebbero una boccata d’ossigeno e linfa vitale per quelle imprese reggine, che sopravvissute alla prima fase di questa crisi economica rischiano di essere travolte proprio nell’ultima fase se davvero è vicina, come dicono, la fine del tunnel e l’inizio della ripresa.

Il segretario Botta lancia, poi, un ultimo appello alla politica reggina e calabrese, che nell’ultima tornata elettorale ha “sfornato” deputati e senatori; eppure per adesso tutto tace e per le opere incompiute quali il nuovo Palazzo di Giustizia o il Mercato di Mortara nessuno è riuscito a fornire una risposta chiara ai lavoratori, ai sindacati e alle imprese.

Quello che si deve evitare – prosegue Botta- sono gli scontri e i proclami sterili ed è importante che tutte le forze politiche, imprenditoriali e sindacali si uniscano per affrontare in modo concreto il dramma della mancanza di lavoro“.

Altrimenti l’alternativa prospettata è quella di finire nel baratro economico e sociale…e Reggio Calabria non se lo può permettere.

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