Quello degli assistenti alla comunicazione e degli operatori che erogano il servizio igienico personale ai diversamente abili è un servizio del quale la cittadinanza non può essere privata. E’ indiscutibile, infatti, che il punto di partenza dal quale avviare il ragionamento deve l’Utenza, fatta di persone, che necessita di maggiore attenzione e cura. In un mondo dove la dignità dei diversamente abili viene, spesso e purtroppo, calpestata si ritiene necessario avviare con l’Istituzioni dei confronti che abbiano come obiettivo primario quello di assicurare il diritto allo studio, favorendo il pieno rispetto della dignità umana, dei diritti di libertà ed autonomia della persona in modo da promuovere la piena integrazione nei diversi ambiti sociali. E’ in quest’ottica, a parere della Fisascat Cisl, che deve essere inquadrato il servizio reso dagli assistenti alla comunicazione e dagli operatori igienico personale che, tra l’altro, i genitori degli studenti coinvolti hanno definito “fiore all’occhiello” dei servizi resi dalla Provincia. Eppure, l’assenza di risorse sembrerebbe non potere garantire l’erogazione di questi servizi ritenuti necessari”. Il Segretario Generale Mimma Calabrò, pertanto, conclude affermando che ” necessita che, con carattere di urgenza, si istituiscano tavoli di confronti con le Istituzioni e le parti sociali affinchè non si aggravi lo stato di macelleria sociale e di guerra tra poveri che si rischia di fomentare. Il condiviso taglio agli sprechi non può e non deve gravare sui lavoratori che vedrebbero compromesso il loro futuro e quello delle loro famiglie. Ritengo che occorre dare la possibilità a tutte le province siciliane di utilizzare l’avanzo di amministrazione, in alcuni casi piuttosto cospicuo, non solo per assicurare i necessari equilibri finanziari ,presupposto indispensabile per chiudere i bilanci degli enti ma potrebbe essere la soluzione percorribile per il reperimento delle risorse atte a garantire l’occupazione e il proseguo dei servizi. Poichè il Presidente Crocetta aveva garantito che la riforma delle Provincie non avrebbe intaccato nessun posto di lavoro, chiediamo al Governo Regionale di farsi parte attiva col Governo Nazionale affinchè si conceda deroga al patto distabilità. Occorre, pertanto, una norma di legge Regionale, d’intesa col Ministero dell’Economia, che consenta l’utilizzo delle somme. Solo così si può scongiurare una situazione che, ad oggi, rischia di mettere irreparabilmente in ginocchio la nostra isola”.
Incertezza futuro occupazionale Palermo Energia, l’allarme della Fisascat Cisl
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