Gran Camposanto Messina, Gioveni (Udc): “La chiusura dell’Avello 5000 è solo la punta di un iceberg”

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“L’inevitabile chiusura dell’Avello 5000 disposta dall’ASP per le gravissime condizioni igienico-sanitarie presenti all’interno, rappresenta l’ennesimo esempio di “mala-politica” perpetrata negli anni nella gestione del Gran Camposanto!” Il consigliere comunale Libero Gioveni, che in passato ha più volte denunciato “le inadempienze nella gestione del cimitero monumentale mettendo in luce fatti inqualificabili (fra tutti il vergognoso sovraffollamento, purtroppo ancora attuale, del deposito)”, giudica sempre più prioritario affrontare l’emergenza “Gran Camposanto” in seno al Consiglio Comunale attraverso un ordine del giorno che permetta di varare un preciso e incisivo atto di indirizzo all’Amministrazione. Posto che nell’immediato intanto urge intervenire per ridare decoro e adeguati livelli di igienicità al “5000” ripristinando una normale situazione ambientale che possa consentire ai parenti di tornare a trovare i propri cari defunti, Gioveni insiste nel voler intraprendere il percorso politico da lui tracciato nella scorsa legislatura quando propose alla Giunta Buzzanca di aderire all’A.S.C.E., l’associazione dei cimiteri monumentali d’Europa che potrebbe consentire di attingere anche dalle preziose risorse della comunità europea. “Non può che risultare inaccettabile – evidenzia amaramente il consigliere – da un lato sprecare ben 803.500 euro per potenziare il sistema informatizzato all’interno del dipartimento cimiteri attraverso un recente bando che tra l’altro lascia dei dubbi sulla sua legittimità (palesati in una recente interrogazione a cui non è stata data ancora risposta) e dall’altro assistere, per esempio, alla vergognosa ma inevitabile chiusura di un edificio che con le sue pietose condizioni interne ha oltraggiato la memoria dei defunti e calpestato il diritto dei loro cari di poterli visitare, oppure assistere impotenti negli anni all’ammassamento di bare dentro il deposito che in passato ha anche fatto balzare negativamente il secondo cimitero d’Italia agli onori della cronaca nazionale! Se poi a tutto questo – prosegue l’esponente Udc – si aggiunge anche il fatto che il Gran Camposanto purtroppo ha fatto parlare di se negli anni per la presenza del malaffare oppure anche per i reiterati atti vandalici, furti di portafiori e riti satanici, non si può non pensare ad una decisa inversione di rotta nella sua gestione attuale e futura come “prezioso bene da preservare” che, appunto, deve passare anche dal Consiglio Comunale attraverso un atto deliberativo che riesca a lasciare il segno! Pertanto, Gioveni auspica che in tempi brevi il Civico Consesso possa trattare la delicata questione del Monumentale in cui l’ultima impietosa vicenda dell’Avello 5000 ha lasciato in tutti sentimenti di indignazione mista a rabbia”.

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