Chiusura dei Tribunali, parlamentari Pd: “Su Rossano rispettare la sentenza del Tar”

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imagesI deputati del Pd Ernesto Magorno, Stefania Covello ed Enza Bruno Bossio hanno presentato al Ministro della Giustizia una interrogazione sulla vicenda del Tribunale di Rossano chiedendo se non ritenga di dovere ”assumere le iniziative di competenza affinché si rispetti la decisione del Tar della Calabria e il presidente del Tribunale di Castrovillari sospenda le operazioni di trasferimento in corso fino al successivo pronunciamento del Tar fissato per il 17 ottobre 2013”. ”Il Tribunale di Rossano – è scritto nell’interrogazione – rientra nell’elenco dei circa mille uffici giudiziari che vengono soppressi a seguito della riforma giudiziaria; un Decreto Ministeriale ha stabilito una proroga di due anni in cui rimarranno aperti in via straordinaria, per definire i procedimenti pendenti, 8 tribunali soppressi fra i quali quello di Rossano. Il Comune e alcuni avvocati hanno presentato ricorso al Tar della Calabria contro l’accorpamento del tribunale di Rossano a quello di Castrovillari richiedendo la sospensione del provvedimento del tribunale di Castrovillari con il quale era stato dato l’avvio alle procedure di trasferimento del personale amministrativo e dei fascicoli del tribunale di Rossano. Il ricorso si fonda principalmente sulla ‘inadeguatezza’ del tribunale di Castrovillari nell’ospitare il carico di lavoro del tribunale di Rossano. Il 18 settembre il Tar ha accolto il ricorso e ha concesso la sospensiva, fissando la trattazione collegiale in camera di consiglio per il prossimo 17 ottobre”. ”Nonostante la sospensiva del Tar – concludono i parlamentari del Pd – le operazioni di trasferimento continuano, fomentando così la protesta, già in atto da giorni, dei cittadini di Rossano e rendendo sempre più forte e esasperato il clima di tensione, tanto che nel pomeriggio del 18 settembre si è registrato il ferimento di un manifestante, investito mentre cercava di impedire il passaggio a un’auto che trasportava i fascicoli da un Tribunale all’altro”.

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