Carcere di Locri (Rc), raccolte 100 firme sui 12 referendum per la giustizia giusta e i nuovi diritti umani e civili

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Provincia_di_Reggio_Calabria-StemmaTramite una nota il consigliere provinciale della Lista Scopelliti Presidente, Francesco Cannizzaro, fa sapere che questo pomeriggio è stata offerta la possibilità ai detenuti della Casa Circondariale di Locri di esprimere per la prima volta il proprio pensiero su materie referendarie prima dell’eventuale apertura delle urne. Insieme all’avvocato Eugenio Minniti che ha guidato la delegazione della Camera Penale e al coordinatore dei riformisti l’avvocato Gianpaolo Catanzariti, sono state raccolte in carcere otre 100 firme sui 12 referendum per la giustizia giusta e i nuovi diritti umani e civili. Obiettivo primario di questa campagna referendaria è raccogliere almeno 500 mila firme entro Settembre, perché nella primavera del 2014 gli italiani possano essere chiamati a votare per dodici riforme possibili che, secondo i Radicali, il Parlamento non metterà mai all’ordine del giorno perché sgradite ai potenti e solo una nuova, immediata mobilitazione istituzionale, civile, sociale, attraverso i Referendum popolari, può imporre all’agenda della politica. “Dobbiamo stimolare gli organi legislativi al varo di una riforma della giustizia da anni caldeggiata e sempre rimandata a fronte di altre emergenze nazionali – dice Cannizzaro. “Intanto, le carceri scoppiano e non esiste una soluzione reale al problema mentre l’UE ci guarda in attesa di risposte concrete che l’estensione del cosiddetto “svuota carceri” non può dare. Uscendo dall’istituto penitenziario di Locri, porto con me fuori dalle sbarre non solo le tante firme dei detenuti ma anche le loro speranze e il sostegno all’iniziativa radicale sia per l’amnistia sia per i referendum per la giustizia giusta e contro le leggi criminogene. Un sentito ringraziamento va al coordinatore Catanzariti per l’impeccabile lavoro svolto sul territorio, alla direttrice della Casa Circondariale, la Dottoressa Patrizia Delfino, e agli agenti di polizia penitenziaria per la disponibilità ancora una volta dimostrata nei nostri confronti e per aver consentito lo svolgimento degli eventi di raccolta firme garantendo, con la loro costante presenza, la legittimità delle procedure”.

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