Calabria, l’on. Pacenza (Pdl) sulla firma del decreto per accreditamento Campanella: “La Fondazione continuerà la sua azione grazie all’impegno del commissario”

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La Fondazione Campanella continuerà la sua azione a servizio della comunità calabrese per le specificità che le erano state assegnate al momento della sua istituzione ed è questo un merito della maggioranza di centrodestra e del commissario ad acta Scopelliti che, insieme, hanno lavorato perché l’importante struttura trovasse una sua identità, anche e soprattutto, dal punto di vista legale”.

Così il presidente della III Commissione Sanità Salvatore Pacenza sulla firma da parte del commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, Giuseppe Scopelliti, del decreto di accreditamento della ”Fondazione Campanella” che autorizza la struttura sanitaria privata per le specialità di Oncologia medica e chirurgica per 35 posti letto in regime di ricovero ordinario e/o diurno.

“Era questo – commenta l’onorevole Pacenza – uno dei nodi principali del Piano di rientro, ma anche e soprattutto del programma elettorale di questa maggioranza. È vero. C’è voluto molto tempo e lavoro perché la Fondazione giungesse a quel compromesso che le potesse consentire di proseguire la sua attività secondo l’adeguamento ai dettami della legge numero 63 del 2013 e le prescrizioni introdotte dal Tavolo Massicci per l’accreditamento di strutture private col Sistema sanitario regionale. La firma del decreto di ieri avvenuta al termine dell’ennesima riunione fiume presso il dipartimento della Salute testimonia l’impegno e il senso di responsabilità del governatore Scopelliti che, sulla Fondazione Campanella, ha sempre tenuto duro anche nei momenti difficili, non lasciandosi distrarre da facili strumentalizzazioni dell’opposizione o dal senso di scoramento alcune volte evidenziato pubblicamente dalle maestranze. Oggi i livelli occupazionali saranno salvaguardati anche nei cosiddetti esuberi venutisi a formare, grazie alla stipula prossima tra fondazione Campanella e Mater Domini. Credo che alla luce di quanto emerso col polverone che investì la Fondazione alla vigilia delle scorse elezioni regionali non ci si può ritenere soddisfatti delle soluzioni oggi adottate e, quindi, continuare ad aver fiducia nell’azione della triade commissariale”.   

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