Reggio, don Dieni scrive ai Commissari sull’intitolazione della piazzetta di San Sperato al giudice Scopelliti

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imagesDi seguito la nota diffusa da don Giuseppe Dieni, parroco pro-tempore della Parrocchia di San Sperato in Reggio Calabria:

Ai Commissari governativi
Giuseppe Castaldi e Dante Piazza
Comune di Reggio Calabria

Il sottoscritto don Giuseppe Dieni, parroco pro-tempore della Parrocchia di San Sperato in Reggio Calabria, avendo ricevuto in comodato gratuito da parte dell’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria un’ area attrezzata ludico ricreativa adiacente ai locali parrocchiali, in rappresentanza della Comunità Parrocchiale, vorrebbe segnalare alla Vostra attenzione che nella notte tra l’8 ed il 9 agosto 2013 un gruppo di giovani che, stimolati dalle nostre rimostranze, si sono successivamente rivelati appartenenti al gruppo politico “Giovane Italia”, hanno messo nelle transenne dell’area una targa intestata al Giudice Antonino Scopelliti che proprio il 9 agosto è stato barbaramente ucciso dalla ‘ndrangheta reggina.
A seguito di un incontro con i rappresentanti del movimento politico, a dimostrazione della volontà di comprendere le motivazioni di tale gesto, avvenuto senza nessuna comunicazione precedente, al fine di un confronto costruttivo e nella ricerca di vivere rapporti di comunione con tutti, apprendevo che la loro intenzione riguardava il dare seguito ad una delibera all’unanimità della VII circoscrizione.
A tal punto, con la presente, intendo dare comunicazione di quanto avvenuto, richiedendoVi di sanare ufficialmente la procedura riguardante l’area, assegnandone anche la relativa intestazione, come di Vostra competenza.
Si precisa come in tale area giocano i ragazzi della Parrocchia e del territorio, trascorrendo il loro tempo libero in modo sicuro “ da altri pericoli”, con conseguente tranquillità dei genitori. Noi, come Comunità Parrocchiale, riconosciamo che è meritorio ricordare alle nuove generazioni di tutti i tempi, che giocheranno in quell’area, la nobile figura del Giudice Scopelliti, che resistendo a lusinghe ha continuato a fare il suo dovere.
È questa la coscienza che vogliamo costruire nei nostri ragazzi: si è sempre soli nelle decisioni importanti;desideriamo educare che solo una coscienza retta (che per noi cristiani è per di più illuminata dalla fede in Cristo Gesù) di cittadini onesti ci porterà a fare le scelte giuste per il bene comune. Pertanto, non avremmo nulla in contrario sulla personalità a cui “Giovane Italia” ha intestato l’area, pure contestandone severamente il “MODUS OPERANDI” (la scelta di mettere la targa di notte e all’oscuro di tutti, giustificata nell’ incontro di cui sopra come il loro “ modo di fare politica”).
Dopo attento esame, frutto di confronti costruttivi e non di sterili chiacchiere di paese, riteniamo, (e non siamo poche “voci fuori dal coro”, come affermato successivamente dal movimento politico per giustificare l’azione) il loro modo di fare in ogni caso un gesto che ti mette con le spalle al muro. La politica non è più così “una politica alta”, come auspicato dal Presidente Letta al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini nel suo discorso introduttivo al Convegno, ieri 18 agosto, né tantomeno un servizio alla città degli uomini, che vuole sempre la legalità dei gesti, la trasparenza degli stessi.
La Comunità Parrocchiale, con in testa il Suo Parroco, accetterà le Vostre decisioni, con rispetto civico. Il sottoscritto si renderà disponibile a benedire, insieme alla Comunità di S. Sperato, la targa di intitolazione che Voi vorrete destinare all’area, perché nessuno può decidere di farlo nei modi e nei tempi che ritiene, in maniera arbitraria, con forzatura, ma nella trasparenza e nella legalità, come ha testimoniato la persona del giudice Scopelliti.

Per la comunità parrocchiale

Il Parroco Don Giuseppe Dieni

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