Polistena (RC), il sindaco Tripodi esalta il “modello” della città e replica a Laruffa del Pd: “cittadini scandalizzati dalle sue bugie”

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Di seguito la nota diffusa da Michele Tripodi, sindaco di Polistena (Rc):

95 centimetri. Questa la misura della risma di bollette ENEL che abbiamo inteso esibire in pubblico durante il dibattito sulle questioni comunali, organizzato dalla sezione del PdCI nell’ambito della Festa Rossa di Polistena. 803mila Euro, la somma delle bollette che costituisce il debito del comune nei confronti dell’Enel che in modo molto sprovveduto e strumentale la passata amministrazione a guida PD Laruffa, dopo averlo prodotto irresponsabilmente, ora tenta di nascondere.

Proprio perchè le prove non si possono distruggere o cancellare abbiamo voluto in nome della trasparenza e del senso di responsabilità che dovrebbe legare ogni amministratore alla propria comunità, dare ai cittadini la verità che non sta in mezzo, ma solo da una parte sola, la nostra.

Le bugie invece ricadono sempre addosso a chi ha fallito, come Laruffa, il suo compito di amministratore producendo debiti, disastri e disservizi.

Occorre sottolineare che oltre a non aver accantonato le somme per pagare l’energia elettrica producendo un buco nei bilanci dal 2006 al 2010, e su cui stiamo avviando con Enel e le società di factoring un aspra corrispondenza per auspicare una transazione, la passata amministrazione ha lasciato sulle spalle dei cittadini di Polistena ulteriori debiti per oltre 200.000 Euro, tra cui spicca il contenzioso con la Kuwait Petroleum per un abnorme consumo di benzina relativo all’anno 2007, su cui sarebbe opportuno dopo la denuncia dell’allora revisore dei conti, un intervento per accertare le responsabilità. Per estinguere il debito sulla benzina la nostra Amministrazione ha dovuto pagare 70.000 Euro a fronte di un pignoramento di 83.000. Non solo tutto questo è taciuto dall’opposizione, ma addirittura alcuni ex amministratori si permettono pure il lusso di fare la voce grossa, sbandierando cifre e numeri mai esistiti.

Di una cosa siamo certi, Polistena ha già capito chi ha di fronte, e nel 2010 ha decretato col voto popolare e continuerà a farlo, la fine dell’esperienza più nefasta della storia di Polistena, targata Laruffa, dove si spendeva un botto di soldi tenendo all’oscuro il popolo in tutti i settori della vita associata.

Solo per fare un raffronto con l’attuale amministrazione, nel 2009 ultimo anno della malagestione Laruffa si sono spesi per spettacoli e feste varie € 240.357,00 Euro contro i 109.357,00 del 2012 dell’attuale Amministrazione. Per sinistri ed assicurazioni con Laruffa si spendevano mediamente 91.190,00 Euro (dato 2009) contro i 55.000,00 Euro (dato  2012) dell’attuale Amministrazione.

Stessa cosa per la fornitura idrica. Nel 2009 con Laruffa sono stati spesi 362.683,00 Euro mentre nel 2012 293.775,00 Euro  con un notevole risparmio.

Anche i servizi telefonici e le reti comunali non erano immuni da sprechi durante la malagestione Laruffa. Addirittura sono stati spesi dalla vecchia amministrazione 91.411,00 Euro per l’acquisto di un centralino con un contratto di leasing con fatturazioni annuali per un importo superiore a 75.000,00 contro la spesa attuale per gli stessi consumi stimata in Euro 35.000,00 annuali, ovvero dimezzandoli.

Per non parlare dell’azzeramento del servizio della raccolta differenziata, che noi abbiamo portato al 45%, mentre la passata amministrazione ha solo boicottato collocando cassonetti di RSU, addirittura anche fuori dal territorio comunale, e restituendo un finanziamento di 45mila Euro non speso del POR 2000-2006.

Per non parlare di lavori pubblici, zero finanziamenti durante la parentesi laruffiana eccezion fatta per quello di riqualificazione dei centri storici ottenuto grazie al nostro impegno dall’allora Assessorato regionale all”Urbanistica guidato da Michelangelo Tripodi. A proposito di tale progetto, lo stesso è stato modificato improntandolo all’idea forza dell’attuale Amministrazione che punta a valorizzare il centro storico dando, come per la via Trieste, più spazi pedonali e più fruibilità delle aree interessate. Entro gennaio partiranno i lavori.

Pertanto di fronte a due modelli opposti dove i numeri e le cifre parlano da sole, c’è poco da raccontare alla gente. In realtà i cittadini scandalizzati, si meravigliano come mai ancora siano in circolazione nel giro della “politica” certi signori che dovrebbero ammettere le loro colpe gravi ed il loro totale fallimento politico, e mettersi al più presto da parte invece che riproporre ammucchiate ed alleanze incollate da spregevoli fini ed interessi personali.

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