Pensioni, alle donne 8.742 euro anno,a uomini 65% in piu’

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In coda alle Poste per un assegno da meno di mille euro. E’ la realta’ di oltre meta’ delle pensionate (53,4%) e di un terzo dei pensionati (33,6%). Le differenze tra i redditi di uomini e donne non diminuiscono con l’eta’ avanzata e continuano ad aumentare nel tempo. La rilevazione annuale sui trattamenti pensionistici di Istat e Inps rileva che la pensione media maschile e’ di 14.460 euro l’anno nel 2011, il 65,6% piu’ alta di quella femminile (8.732). Questo divario cresce negli anni tra il 2001 e il 2011 del 4,5%. Le differenze restano marcate anche considerando il fatto che le pensionate tendono a percepire piu’ trattamenti dei pensionati (per esempio di vecchiaia e superstiti): i redditi da pensione totali incassati dagli uomini, infatti, sono piu’ alti del 43,9%. E’ cosi’ che le donne rappresentano la maggioranza di chi percepisce pensioni (il 52,9%) ma sono gli uomini che incassano oltre meta’ (il 56,1%) dei 266 miliardi di euro erogati. Queste differenze si spiegano, in parte, con il minor numero di donne lavoratrici rispetto agli uomini, oltre che con le retribuzioni medie femminili, che sono piu’ basse. Nel 2011 ci sono oltre 9 pensionate (91,7) ogni 10 lavoratrici, a fronte di circa 5,5 pensionati ogni 10 lavoratori. Su questo fronte emerge pero’ un segnale positivo: il ”rapporto di dipendenza” per le donne cala sensibilmente tra il 2001 e il 2011 (da 99 al 91,7), mentre e’ sostanzialmente stabile per gli uomini. Le pensionate restano di gran lunga piu’ numerose dei pensionati nelle fasce di reddito inferiori e tendono quasi a scomparire nelle fasce alte. Prendono piu’ di 3 mila euro di pensione 656.760 uomini (l’8,4%) e 204.353 donne (il 2,3%). In totale sono quasi 900 mila persone i titolari di pensioni ”dorate”, assegni che – da soli – assorbono circa un quarto della spesa pensionistica per gli uomini (23,6%) e l’8,5% di quella delle donne. La maggior ricchezza del reddito pensionistico maschile si riscontra in tutto il territorio, ma e’ piu’ importante in Liguria (con un divario del 55,3%), Lazio (53,4%) e Lombardia (53,2%). Le differenza minori sono invece in Calabria (20,6%), Basilicata (26,6%) e Sicilia (32,8%). Il 28% delle pensionate ha 80 anni o piu’ contro il 17,3% dei pensionati ma per entrambi i generi la classe di eta’ con il maggior numero di beneficiari e’ 70-79 anni (con il 33% degli uomini e il 31,8% delle donne). I pensionati con meno di 60 anni sono oltre 2 milioni, rappresentano il 14,8% degli uomini con pensioni e l’11,2% delle donne.

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