“Non c’è alcuna volontà persecutoria – spiega Nanì – ma solo la necessità di rispettare le regole. In questi anni è emerso che c’erano esercizi commerciali che pur occupando una vasta superficie di suolo pubblico senza alcuna autorizzazione non pagavano nessuna tassa comunale. Si rende necessario promuovere una serie di incontri per realizzare un piano che disciplini meglio l’utilizzo del suolo pubblico e la collocazione di gazebi al fine di dare in un periodo di difficoltà una opportunità agli operatori di arredare anche l’esterno delle loro attività commerciali. Sono convinto che per raggiungere gli obiettivi comuni bisognerà coinvolgere anche i rappresentanti di categoria“.
Milazzo contro l’abusivismo: in arrivo nuove regole sull’uso del suolo pubblico
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