Stravolgere tale intento progettuale con varianti di stampo localistico, quali sono quelle di chi propone modifiche del tracciato atte al passaggio della linea ferrata nei territori di Nicastro e Sambiase, e’ un’idea malsana che per nulla si concilia con i caratteri della funzionalita’, dell’efficacia e della razionalizzazione dello scopo originario. Gia’ in passato abbiamo fatto notare che se una simile concezione fosse stata avanzata dal versante catanzarese, cosi’ come oggi viene avanzata irragionevolmente da quello lametino, il tracciato ferroviario dovrebbe subire analoghe illogiche varianti anche lato-Catanzaro, ad esempio passando attraverso i quartieri di Corvo, Aranceto, Pistoia, Santa Maria, Sala e chissa’ cos’altro ancora, prima di immettersi sulla direttrice istmica. Una vera follia! Il progetto, invece, – scrive il movimento – deve individuare un percorso realmente rapido e funzionale tra la costa ionica e quella tirrenica. Cio’ non puo’ che significare una cosa e una cosa soltanto: che i due punti terminali del tracciato siano il quartiere marinaro del capoluogo da una parte, e l’aeroporto dall’altra, senza passare di rione in rione ne’ a Catanzaro, ne’ a Lamezia. Sono altri – si legge infine – i progetti che devono provvedere al collegamento intra-urbano per poi, eventualmente, interconnettersi con la direttrice principale lungo l’Istmo catanzarese senza inficiarne la caratteristica di “tratta veloce””.
Ferrovie, il movimento “Catanzaro nel Cuore” chiede: la tratta Catanzaro-Lamezia non attraversi i rioni cittadini”
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