Carceri, garante detenuti Sicilia: “Criticita’ di cui stato tarda a vergognarsi”

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“Le carceri del nostro Paese rappresentano una criticita’ di cui lo Stato tarda a vergognarsi ed alla quale tenta di far fronte con provvedimenti inadeguati, affidati ad un’altrettanto inadeguata amministrazione penitenziaria”. A dirlo e’ Salvo Fleres, garante dei diritti dei detenuti della Sicilia, all’indomani del suicidio avvenuto nel carcere di Padova. “La tragedia verificatasi ieri nel carcere di Padova – aggiunge -, dove un detenuto marocchino, di appena 20 anni, si e’ tolto la vita, suscitando la reazione degli altri reclusi, che hanno inscenato una fragorosa protesta, potrebbe verificarsi, da un momento all’altro, in qualsiasi altro carcere italiano e siciliano in particolare”. Per Fleres “le difficolta’ strutturali, il sovraffollamento, la carenza di personale e di agenti, l’insufficiente assistenza sanitaria e psicologica costituiscono una pericolosissima miscela esplosiva a cui puo’ fare da detonatore qualsiasi episodio. Le carceri sovraffollate siciliane sono tante, da Piazza Lanza a Catania, a Siracusa, a Palermo. Alla luce di una tale situazione, piuttosto che provvedimenti atti a risolvere i problemi piu’ volte segnalati – conclude – si preferisce pensare a come ostacolare l’attivita’ del Garante e del suo ufficio, costringendolo a sporgere continue denunce”.

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