Rotary Club Reggio Calabria, passaggio delle consegne tra Francesco Costantino e Antonino Gatto

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imagesLa suggestiva cerimonia del passaggio delle consegne si è ripetuta come ogni anno con il carico di emozione e solennità che accompagna il Collare da un presidente all’altro. Il Rotary Club Reggio Calabria ha vissuto l’intenso momento che sancisce, nel segno dell’amicizia e della continuità, la fine dell’anno sociale e l’inizio di un nuovo percorso di impegno e servizio.
L’incontro ha vissuto il suo aspetto più significativo nell’avvicendamento tra i due presidenti: l’uscente, Francesco Costantino, e quello che guiderà il club fino al 30 giugno 2014, Antonino Gatto.
Secondo tradizione, prima di ufficializzare la fine del proprio anno sociale, l’ingegnere Costantino ha illustrato ai rotariani reggini il lavoro svolto nel corso degli ultimi dodici mesi. “Un periodo – ha affermato – scandito da una serie di attività, tra cui soprattutto seminari, convegni e incontri di studio, che hanno esaltato la funzione sociale del Rotary e la sua partecipazione attiva alla vita sociale, economica e politico-istituzionale della nostra comunità”. Dalla città metropolitana alle politiche in materia di energie rinnovabili, dall’organizzazione del forum distrettuale sulla comunicazione alla partecipazione ai grandi eventi dei Congressi di Berlino e Lisbona, il Rotary, sotto la presidenza di Franco Costantino, ha rafforzato il proprio ruolo di motore della vita cittadina, rappresentando anche all’estero l’eccellenza professionale di questo territorio.
Il professor Antonino Gatto, subito dopo il passaggio delle consegne, si è soffermato sul motto che ha scelto per contraddistinguere il suo anno di presidenza: “Il Rotary è dono”. Per il massimo rappresentante del club Reggio Calabria è necessario profondere ogni energia nella riscoperta dello spirito che stette alla base del pensiero e dell’azione di Paul Harris: “Servire al di sopra di ogni interesse personale”. E per far questo è necessario che i rotariani non vengano contagiati dall’endemico “male dell’indifferenza”, alimentato dalla tendenza sempre più diffusa “all’individualismo, all’edonismo e alla chiusura verso l’altro”. Tale deriva sociale ed etica va contrastata facendo ricorso ad “azioni, progetti e impegno sul campo” che siano “frutto di un pensiero alto, nell’equilibrio delle tradizionali vie d’azione”. Solo così il Rotary Reggio Calabria riuscirà a coniugare il prestigio e la responsabilità che deriva dal suo status di “club senior della Calabria” con la “capacità di raccogliere le sfide del nostro tempo e di entrare più velocemente nel XXI secolo. L’obiettivo finale, inoltre, è far sì che l’associazione divenga anche vera e propria “coscienza critica del territorio”.
All’assemblea rotariana, cui era presente tra gli ospiti anche il magnifico rettore dell’università Mediterranea, Pasquale Catanoso, ha portato un breve indirizzo di saluto l’assistente del governatore Acciardi, Maria Pia Porcino. La cerimonia è proseguita con l’ingresso di un nuovo socio: l’ingegnere Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio Calabria, sotto la cui guida l’Associazione degli Industriali sta vivendo una stagione di rinnovata centralità nell’ambito del dibattito economico e politico cittadino.
E’ stato inoltre nominato socio onorario il professor Pasquale Spinelli, già direttore dell’unità operativa di endoscopia e vicedirettore scientifico dell’Istituto nazionale dei tumori, per i meriti professionali che hanno reso lustro all’intera comunità reggina in Italia e all’estero. Il professionista, da anni trapiantato a Milano, è figlio del compianto del grande chirurgo professor Antonio, la cui figura ha contribuito a scrivere pagine prestigiose della storia del Rotary Club Reggio Calabria.
Infine, grande emozione per il conferimento della Paul Harris Fellow, massima onorificenza rotariana, al past president Giuseppe Ferreri in virtù della sua prestigiosa attività professionale e per il suo lungo e apprezzato servizio all’interno del club.

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