Rende, il sindaco Vittorio Cavalcanti non ha presentato alcuna rinuncia alle sue dimissioni

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Dopo la giornata di ieri, di vera fibrillazione per le sorti del Comune di Rende (CS), oggi è il giorno delle certezze: il sindaco Vittorio Cavalcanti non ha presentato alcuna rinuncia alle sue dimissioni, ufficialmente protocollate il 10 giugno scorso. Eppure ieri, dal PD rendese, arrivavano notizie sicure di un ripensamento di Cavalcanti, a seguito di presunti chiarimenti in seno alla maggioranza. Fino alla mezzanotte si attendeva una nuova comunicazione, mai arrivata. Questa mattina il segretario comunale renderà nota alla prefettura la situazione, con l’avvio del commissariamento del Comune.

C’è anche un altro scenario: alla luce della relazione della commissione d’accesso antimafia, al momento non resa nota nei suoi contenuti, il Consiglio comunale di Rende potrebbe anche essere sciolto per infiltrazione mafiosa, viste le inchieste in corso della DDA di Catanzaro, che avevano coinvolto anche un ex sindaco e un ex assessore e avevano portato all’arresto di alcuni dipendenti delle partecipate comunali ritenuti vicini alle cosche di ‘ndrangheta del cosentino

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