C’è anche un altro scenario: alla luce della relazione della commissione d’accesso antimafia, al momento non resa nota nei suoi contenuti, il Consiglio comunale di Rende potrebbe anche essere sciolto per infiltrazione mafiosa, viste le inchieste in corso della DDA di Catanzaro, che avevano coinvolto anche un ex sindaco e un ex assessore e avevano portato all’arresto di alcuni dipendenti delle partecipate comunali ritenuti vicini alle cosche di ‘ndrangheta del cosentino
Rende, il sindaco Vittorio Cavalcanti non ha presentato alcuna rinuncia alle sue dimissioni
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