Orlando: “Comune di Palermo non a rischio default. Scempio e spreco appartengono a passato”

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Non c’e’ nessun rischio default al Comune di Palermo. Il bilancio e’ in equilibrio. Abbiamo invece evitato il dissesto“. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando commentando il giudizio di parificazione della Corte dei Conti che, facendo riferimento agli anni 2009-2010-2011, quando era sindaco Diego Cammarata, ha lanciato l’allarme di un rischio crac.

Ma Orlando, incontrando i giornalisti, getta acqua sul fuoco e spiega: “Le accuse della Corte di conti sono tutte fondate – dice Orlando – perche’ fanno riferimento agli anni che vanno dal 2009 al 2011, anni nei quali si e’ fatto scempio e spreco, anche con ruberie nei confronti quali ci siamo costituiti parte civile. Ma la Corte dei conti ha preso atto del fatto che, nonostante lo sfascio del passato, oggi c’e’ una inversione di tendenza che viene espressamente indicata dalla Corte dei conti che ricorda che l’Amia e’ un’azienda fallita“.

Abbiamo evitato il dissesto, ma non solo. Abbiamo anche evitato di fare ricorso a una speciale misura a cui hanno fatto ricorso citta’ come Torino, Alessandria, Napoli, Parma, Messina, chiedendo un’erogazione straordinaria assumendo dei debiti che pregiudicano il futuro di quelle citta’ – dice ancora Orlando – Noi invece abbiamo detto no, non possiamo ipotecare in nome delle vergogne del passato il futuro di questa citta’, per questo ci siamo rifiutati di ricorrere a questi indebitamenti che avrebbe condannato Palermo alla stagnazione. I miei amici sindaci di quelle citta’ sono pentiti, perche’ hanno capito di avere avuto un po’ di soldi ma che non possono fare nulla per il futuro“.

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