Giuseppe Gerardi, 27 anni, nato a Palermo e residente a Oliveri, in provincia di Messina, è morto a causa di un infortunio sul lavoro in Etiopia, dove era impiegato come operaio nella costruzione di una diga. Secondo una prima ricostruzione Gerardi sarebbe caduto da un ponteggio di circa 7 metri d’altezza. Con lui si trovava anche il suocero, che è stato tra i primi soccorritori.
Le ferite sono apparse subito gravissime, e si stava già pensando di approntare un aereo per trasportarlo in Italia, dove avrebbe potuto essere operato. Purtroppo Gerardi è ulteriormente peggiorato ed è deceduto prima di riuscire ad organizzare il rientro. Il giovane lascia la moglie e il figlio di appena un anno. Il sindaco di Oliveri, Michele Pino, ha già anticipato che, per il giorno dei funerali, proclamerà il lutto cittadino.
Giuseppe Gerardi era impiegato nella costruzione della diga Gilgel Gibe III, che dovrebbe essere inaugurata quest’anno da parte dell’italiana Salini Costruzioni. La ditta ha vinto l’appalto nel 2006, ed anche il progetto è italiano, realizzato dallo Studio Pietrangeli in collaborazione con ELC Electroconsult – Coyne et Bellier. L’opera ha suscitato diverse polemiche a causa dell’impatto sociale e ambientale. Lo stesso governo italiano ha ritirato nel 2011 la promessa di un finanziamento di 250 milioni di euro per le perplessità che suscitava il progetto.
