Il consigliere provinciale D’Agostino a De Masi: “Lo Stato dovrebbe proteggervi”

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Provincia_di_Reggio_Calabria-Stemma“Tutta questa storia è davvero paradossale.Lo Stato dovrebbe proteggere chi si batte ogni giorno schierandosi dalla parte degli onesti e invece si comporta in maniera totalmente opposta”. A pronunciare queste parole, il consigliere provinciale di “A testa alta” Francesco D’Agostino che interviene sulla vicenda relativa alla chiusura, dal 10 luglio, dello stabilimento di Antonio De Masi,con contestuale licenziamento di 41 dipendenti.

Antonio De Masi non è solo un imprenditore come molti altri che in questo periodo di recessione economica è costretto a vedere annegare il lavoro di una vita nel mare della crisi;la sua storia ormai dura da parecchi anni e lo vede impegnato in prima linea in una dura lotta contro ogni forma di illegalità. Il noto imprenditore della Piana di Gioia Tauro ha dovuto fronteggiare lo scorso 12 aprile un grave attentato: ignoti malviventi hanno esploso 44 colpi di kalashnikov contro il capannone della Global Repair, l’azienda del gruppo De Masi che dal 2010 opera nel porto di Gioia Tauro, sul quale gli appetiti del crimine organizzato sono insaziabili. Da qualche mese, la prefettura di Reggio Calabria gli ha assegnato una tutela «livello 3» (due agenti di scorta e auto blindata).

Ma quello che lo ha indotto alla decisione di chiudere il suo stabilimento e mandare a casa i propri dipendenti è stata la mancata concessione di un mutuo antiusura che aveva chiesto dal 2006, nonostante le innumerevoli pronunce favorevoli da parte del TAR di Reggio Calabria.

A lui e alle famiglie dei dipendenti Francesco D’Agostino esprime solidarietà e vicinanza: “Auspico che chi ne ha la competenza agisca in fretta per evitare quest’ennesimo affronto al senso di giustizia dei cittadini ed eviti che uno degli imprenditori che dà lustro alla categoria da decenni non subisca questa ennesima sconfitta. Inoltre, in un momento storico come quello attuale, bisognerebbe anche pensare ai lavoratori di questa azienda ed alle loro famiglie che vedono materializzarsi il baratro della perdita dell’occupazione, andando a rimpinguare l’esercito di disoccupati con il quale facciamo i conti da ormai tanto tempo. Sono, quindi, vicino non solo allo stoico imprenditore reggino ma anche alle sue maestranze e mi auguro che la sua azienda possa essere ancora annoverata fra le eccellenze del mondo imprenditoriale”.

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