Vittoria (Ragusa): è morta la maestra sparata dal bidello, scuola sotto-shock. Le testimonianze

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pistolaSono stati quattro i colpi di pistola, esplosi in una scuola elementare di Vittoria, nel ragusano, da una 7.65 detenuta regolarmente dal bidello contro la maestra di religione, morta poi in ospedale, Giovanna Nobile di 53 anni, come confermato dal capo della squadra mobile di Ragusa, Francesco Marino. L’uomo, Salvatore Lo Presti, 69 anni, e’ in stato di fermo nell’ufficio del commissariato dove gli investigatori sono pronti a contestargli l’omicidio e la premeditazione, perche’ si e’ presentato a scuola armato. Gli spari sono stati esplosi nell’aula di segreteria, alla presenza di altri insegnanti impegnati in una riunione. Pare che tra il bidello e la vittima non ci fossero particolari attriti. Non si esclude, dunque, che possa essersi trattato di un raptus, al momento, inspiegabile.

Mi trovavo nella stanza accanto alla segreteria e dopo aver sentito i colpi mi sono precipitata in segreteria per vedere cosa fosse accaduto. Ho visto Giovanna Nobile a terra che gia’ non dava segnali di vita, ho provato a rianimarla ma ho capito subito che la stavamo perdendo e quando e’ arrivata l’autoambulanza aveva perso gia’ i sensi”. E’ sconvolta Giovannella Mallia, preside vicaria dell’istituto comprensivo ‘Francesco Pappalardo’ di Vittoria per questa mattinata di fuoco che ha sconvolto un tranquillo giorno di giugno al termine delle lezioni scolastiche. ”Stavo sistemando i registri – aggiunge l’insegnante – e i colpi di arma di fuoco che ho sentito sono stati uno dietro l’altro. La segretaria Concetta Insaudo e altri due applicati di segreteria gridavano perche’ avevano assistito in diretta al ferimento della collega e non si davano pace. Ho avuto paura e non riesco ancora a razionalizzare come sia potuto accadere. Tra il bidello e la docente di religione – sottolinea Malliac’era stato in passato qualche discussione ma cose normale in un istituto. Che la cosa potesse degenerare non era ipotizzabile”.

Era noto come ‘il poeta’, per la sua passione di scrivere testi, ma sembrava anche ”uno che ce l’aveva col mondo intero”. E’ descritto cosi’ Salvatore Lo Presti, il bidello di 69 anni che, a pochi giorni dalla pensione, ha sparato uccidendola l’insegnante di religione Giovanna Nobile, di 53 anni, che lavorava nella sua stessa scuola, l’istituto comprensivo ‘Francesco Pappalardo’ di Vittoria, nel Ragusano. ”Ce l’aveva col mondo intero – dice un suo collega, Biagio Ciricama non andava al di la’ dello sproloquio. In fondo era uno tranquillo, mai e poi mai avrei pensato che gli scattasse questo raptus. Scriveva anche poesie, non a caso lo chiamavano tra i colleghi ‘il poeta”’. ”Anche stamattina stava facendo i soliti discorsi – ricostruisce il bidello – quando e’ arrivata la professoressa Nobile, l’ha seguita per le scale e appena dentro la segreteria ha cominciato a sparare. Ma non mi sono preoccupato perche’ conoscendolo ho pensato che avesse sparato a salve, invece, aveva fatto terribilmente sul serio. E’ stato un mio collega Salvatore Gallo a bloccarlo e a disarmarlo prima che arrivasse la polizia”. ”Lo conosco da quasi 30 anni – sottolinea Ciricaperche’ abbiamo preso servizio a scuola nel 1985 e che potesse avere questo scatto non ci avrei mai creduto. Che nascondesse odio verso la professoressa o avesse un debole per lei come si fa a dirlo? E’ tutto assurdo…”.

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