Sbarco di immigrati: soccorse 300 persone nel Canale di Sicilia

StrettoWeb

Proseguono gli interventi della Guardia costiera nel Canale di Sicilia: messi in salvo in queste ore altri 300 migranti. “Particolarmente intensa in queste ore l’attivita’ della Guardia costiera, che dalla mattina di ieri e’ impegnata senza sosta, con le sue motovedette, nel Canale di Sicilia. Diverse le operazioni di soccorso a migranti che in centinaia, favoriti dalle buone condizioni meteo-marine, cercano di raggiungere le coste italiane a bordo di imbarcazioni in precarie condizioni di sicurezza“, scrive la Guardia Costiera in una nota, sottolineando che “al momento la Centrale operativa del Comando generale sta procedendo ad identificare la posizione di altri 2 gommoni stipati di migranti, in navigazione verso le coste italiane“. Alle 9.30 di stamattina una motovedetta ha raggiunto il porto di Lampedusa con a bordo 95 persone di origine sub sahariana, tra cui 3 donne e un bambino. I migranti si trovavano a bordo di un piccolo gommone alla deriva quando sono stati intercettati dal rimorchiatore d’altura italiano Med 8 che ha assistito il natante fino all’arrivo della motovedetta che ha successivamente provveduto al trasbordo di tutti gli occupanti.

In seguito, altre due motovedette della Guardia costiera sono intervenute per mettere in salvo 99 migranti che avevano richiesto aiuto tramite telefono satellitare. Stipati su un piccolo gommone, sono stati inizialmente avvicinati e rifocillati dal mercantile italiano Jevoli Shine e dalla nave Libra della Marina Militare. Quest’ultima ha inoltre assistito un migrante ammalato con proprio personale medico, trasferendolo, a bordo di un suo elicottero, fino al porto di Lampedusa. Le due motovedette, dopo aver tratto a bordo i migranti, hanno intercettato durante il viaggio di ritorno, un’altra imbarcazione in difficolta’ provvedendo al trasbordo di tutti gli occupanti, 80 migranti tra i quali 17 donne di cui 4 incinte. Alle ore 10.30 le motovedette sono giunte nel porto di Lampedusa, affiancate da un’altra unita’ della Guardia costiera inviata a supporto. Tutte le operazioni di soccorso sono state svolte in collaborazione con le autorita’ libiche, maltesi e tunisine.

Condividi