Reggio: ricorso al Consiglio di Stato contro l’interdittiva antimafia alla Leonia

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Fronte caldo (e non per l’estate alle porte) sta diventando quello tra la Leonia e i suoi stessi lavoratori. Il 25 giugno si dovrebbe tenere una riunione, infatti, tra i vertici della società partecipata dal Comune di Reggio Calabria e i sindacati per affrontare la questione dei contratti; alla luce delle novità legislative in materia si tenterebbe, pertanto, di arrivare ad una conciliazione tra le due parti prima di arrivare dinanzi ai giudici del lavoro del Tribunale di Reggio Calabria.

E sempre sul fronte giuridico, questa volta in ambito amministrativo, è impegnata la Leonia, il cui socio privato “Calabria agenda ambientale” ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar regionale di rigetto della richiesta di annullamento dell’interdittiva antimafia.

I giudici di primo grado avevano, infatti, rigettato la richiesta di sospensiva ritenuto che a seguito dell’informativa prefettizia del 25 febbraio 2013 vi erano elementi idonei a supportare il pericolo di infiltrazione mafiosa.

Per mero dovere di cronaca bisogna informare i lettori che nelle aule dell’Aula Bunker reggina si stanno svolgendo dei processi che riguardano proprio le società municipalizzate reggine.

Dunque l’ultima decisione in merito alla questione Leonia spetta ai giudici di Palazzo Spada (sede del Consiglio di Stato ndr).

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