Reggio Calabria, Giovane Italia su reparto cardiochirurgia

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“Constatiamo con incredulità – dice Luigi Amato presidente provincia della Giovane Italia- che per il Movimento a Cinque Stelle gli abitanti di Reggio Calabria sono cittadini di serie B. L’interrogazione parlamentare presentata dalla deputazione “grillina” rinvigorisce un focolaio campanilistico di cui la nostra Regione non ha bisogno. Dichiarare che agli infartuati reggini l’Unità Operativa di Cardiochirurgia non serve è vergognoso e manca di rispetto a tutti quei nostri concittadini che, proprio per la mancanza di un reparto di questo tipo, rischiano seriamente la vita. Affermare – prosegue- poi che la nostra città è “ben servita da Messina” ha del paradossale: dunque, per il movimento 5 Stelle è più giusto continuare a sostenere l’emigrazione sanitaria che garantire il sacrosanto diritto alla salute. E’ assurdo che dopo venti anni di chiacchiere e inganni, quando l’apertura della Cardiochirurgia nella nostra città è ad un passo, si voglia ostacolare un evento che Reggio attende con interesse e che sancisce, inoltre, la fine di un’emergenza continua. I grillini, infatti, forse non sanno che spesso, molto spesso, la vita degli abitanti dello stretto è appesa all’arrivo dell’elisoccorso che possa trasportare gli infartuati a Catanzaro o a Messina: una vita, dunque, che è il più delle volte legata ai minuti, ai secondi. Ecco perché riteniamo illogica la presa di posizione assunta dagli onorevoli 5 Stelle, specie da quella deputazione proveniente dalla provincia di Reggio eletta per tutelare questo territorio e, invece, piegate da logiche campanilistiche e lobbystiche che nulla hanno a che spartire con le esigenze della comunità. Se questo è il rinnovamento allora siamo rovinati!
Dopo venti anni- conclude- grazie alla caparbietà del Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti quello dell’U.O. di Cardiochirurgia a Reggio non è più un sogno ma una concreta possibilità che sta per avverarsi. Noi ci crediamo!”

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