Milazzo (Me): la Regione finanzia progetto per l’assistenza domiciliare integrata

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L’assessorato regionale della Famiglia ha concesso al Distretto socio sanitario di Milazzo (costituito dai comuni di Milazzo, S. Filippo del Mela, S. Lucia del Mela, S. Pier Niceto, Condro, Gualtieri Sicaminò, Torregrotta, Valdina, Roccavaldina, Venetico, Spadafora, Pace del Mela, Monforte S. Giorgio) un finanziamento di 160 mila euro per dare attuazione ad un progetto di assistenza domiciliare integrata.

L’intervento era stato previsto da un bando pubblicato dal dipartimento famiglia che aveva stanziato complessivamente 4 milioni di euro per prestazioni socio-assistenziale. Il progetto del Distretto n. 27 di Milazzo è stato classificato al nono posto su una quarantina di Distretti siciliani che hanno partecipato al bando. L’assistenza domiciliare di tipo integrato (A.D.I.) è destinata a persone non autosuffìcienti che necessitano di assistenza di natura complessa sanitaria e socio­assistenziale integrata. Le prestazioni di natura socio-assistenziale vengono inserite nel piano di assistenza individuale  (PAI) concordato ed integrato con l’ASP che provvede all’erogazione delle prestazioni sanitarie. In particolare gli interventi di natura socio-assistenziale a carico del Distretto socio-sanitario si articolano nell’aiuto e il coinvolgimento per il governo della casa per favorire l’autosufficienza nell’attività giornaliera. Destinatari del servizio sono persone anziane e disabili in condizioni di non autosufficienza, residenti nel Distretto per i quali l’Asp ha già attivato o sta attivando il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) o di cure domiciliari.

Ancora una volta la programmazione paga – ha detto il sindaco Carmelo Pinoe il positivo riscontro della Regione premia il lavoro del nostro ufficio Piano egregiamente coordinato dal responsabile Francesco Otera. L’obiettivo è realizzare un servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per rispondere ai bisogni crescenti dei cittadini che presentano un’elevata fragilità non solo della sfera fisica ma anche di quella relazionale e sociale, con  necessità di interventi a breve, medio e lungo termine, sia di tipo socio-assistenziale che sanitario. Nella realtà territoriale del Distretto 27i soggetti interessati  vengono garantiti sia dai Comuni che dall’ASP, ma l’assenza di uno strumento di accesso univoco al sistema delle prestazioni socio-sanitarie e la mancanza di qualsivoglia raccordo tra gli Enti e l’Asp, rappresenta un ostacolo ad una gestione meglio articolata dei servizi resi ai cittadini, che si profilano non collegati tra loro e presenti in maniera non omogenea sul territorio. Nel tentativo di superare queste carenze e questa frammentazione il progetto prevede l’attivazione del Punto unico di accesso (PUA) in ogni Comune del Distretto in maniera da consentire ai cittadini di effettuare la prenotazione per servizi sanitari presso i servizi sociali dei vari Comuni, realizzando notevoli risparmi per l’utenza ed una maggiore efficienza della pubblica amministrazione”.

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