Mercato Reggina, Campagnacci ceduto al Benevento. Atzori: “mi dispiace, ma…”

StrettoWeb

E’ ufficiale: Alessio Campagnacci è un giocatore del Benevento. La trattativa s’è conclusa nel tardo pomeriggio, quando il 26enne di Spello ha firmato un contratto biennale con opzione per il 3° anno con la ricca società campana che milita in Lega Pro e sta costruendo una vera e propria “corazzata” con l’obiettivo di centrare quella promozione in serie B che insegue da anni. Sanno bene, a Benevento, che la concorrenza sarà agguerrita con Lecce, Salernitana e Catanzaro che stanno lavorando per lo stesso obiettivo, costruendo squadre estremamente competitive.

Alla Reggina e a Campagnacci hanno offerto una proposta di quelle che non si possono rifiutare, almeno dal punto di vista economico. La Reggina non ha potuto resistere, idem il giocatore.
Una notizia di mercato che dispiace ai tifosi amaranto: Campagnacci è a Reggio da 3 anni e ha fatto molto bene, fino al gol decisivo nella trasferta di Cittadella che, poche settimane fa, ha emozionato i supporters che da quel momento hanno “visto” una salvezza che prima sembrava irraggiungibile.
Alessio aveva fatto molto bene anche il primo anno con Atzori, decisivo nella cavalcata playoff, e poi all’inizio della stagione di mister Breda fin quando non è stato bloccato da un brutto infortunio seguito da una “drammatica” ricaduta che l’ha tenuto 8 mesi lontano dal campo. E’ tornato alla grande nel girone di ritorno con Bepi Pillon e ha trascinato la Reggina alla salvezza.
Veloce e abile nel superare l’uomo, pochi giorni fa mister Atzori in una nostra intervista lo considerava un punto fermo della Reggina del centenario, dicendo che “adesso deve fare la differenza, ha l’esperienza giusta e soprattutto la consapevolezza di essere molto forte.

Abbiamo sentito proprio mister Atzori per commentare questo movimento di mercato: “mi dispiace, mi dispiace molto perchè puntavo su di lui. Lo conoscevo già bene, avevo creduto in lui tre anni fa e lui ha lavorato molto bene con me, c’era il feeling giusto per fare bene. Quando avevamo parlato con Foti e Giacchetta l’avevamo considerato una pedina importante, è evidente che adesso dovremo rimediare sul mercato“. Il mister è dispiaciuto ma anche comprensivo: “sto ragionando a mente calda, è successo tutto pochi minuti fa, ma poi bisogna essere razionali, e l’interesse della Reggina viene prima di tutto. In questi giorni le principali trattative di mercato del calcio ai grandi livelli sono la cessione di El Shaarawy dal Milan, di Marchisio dalla Juve e di De Rossi dalla Roma. Se anche squadre così importanti e blasonate, quindi, non hanno giocatori incedibili, figuriamoci la Reggina. Il calcio vive un momento di crisi e certe proposte di quei pochi club ricchi che ci sono, non si possono rifiutare per la salute delle società, in questo caso della Reggina, e delle tante persone che ci lavorano, che vengono prima di un singolo. Io se ragiono in modo egoistico dico che mi dispiace, ma se penso al bene della Reggina dico che è giusto così“. Parole assolutamente condivisibili se ci guardiamo un po’ intorno e notiamo le condizioni in cui versano tante società, anche blasonate, con seri problemi economici e societari e difficoltà persino a pagare gli stipendi.
Infine una riflessione sul giocatore, che torna in Lega Pro dopo 3 stagioni brillanti in serie B: “ecco, questa è una riflessione importante e sono d’accordo. Io capisco che Alessio ha ricevuto un’offerta economicamente irrinunciabile, però se uno ha certe ambizioni sa mettere da parte il vil denaro. Io non sarei andato. Non sarei andato perchè qui sono a Reggio Calabria, alla Reggina. Reggio Calabria non è una città qualunque e la Reggina non è una squadra qualsiasi. E io ho il sogno di andare in serie A, e voglio realizzarlo con la Reggina. Quello doveva essere lo stesso sogno di Campagnacci, evidentemente ha altre ambizioni oppure non ci credeva, e noi cerchiamo gente motivata come abbiamo già ribadito più volte. Non penso che gli abbiano puntato la pistola alla tempia. Ha fatto una scelta, e ha preferito Benevento alla Reggina. Noi dobbiamo costruire una squadra fatta di gente che ha fame, grande motivazione, e voglia di dare tutto per questa maglia, che è una maglia speciale. Il bene della Reggina, quindi, prima di tutto: è questo ciò a cui dobbiamo pensare“.

Condividi