Lo Giudice: “A reggio c’erano due gruppi di magistrati in lotta tra loro”. Il pentito fa anche il nome di Pignatone

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A Reggio c’erano due tronconi di magistrati che si lottavano tra di loro facendo scempio degli amici di una delle due parti, colpendo onesti cittadini che lavoravano 24 ore al giorno“. Ancora altre affermazioni che Antonio Lo Giudice, ha registrato nel memoriale inviato a due legali reggini dopo che il collaboratore di giustizia e’ scomparso dal luogo protetto dove scontava i domiciliari. Riguardo agli imprenditori onesti citati, Lo Giudice prosegue: “Mi riferisco al signor Campolo Gioacchino e Luciano Lo Giudice, questi due imprenditori onesti distrutti dalla cricca (Di Landro-Pignatone-Prestipino-Ronchi) e il dirigente della mobile Renato Cortese che si e’ prestato ai voleri della citata cricca di inquisitori“. Questi i nomi dei magistrati e del funzionario di Polizia, lo stesso che ha catturato in Sicilia Bernardo Provenzano, citati dal memoriale di Lo Giudice. Giuseppe Pignatone, ex procuratore capo di Reggio Calabria, e’ oggi il capo della procura di Roma.

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