Lamezia Terme: dal 19 al 23 giugno la terza edizione di ‘Trame – Festival dei libri sulle mafie’

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Torna per il terzo anno consecutivo ‘Trame – Festival dei libri sulle mafie’ a Lamezia Terme dal 19 al 23 giugno, con la direzione artistica di Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, che prende il testimone da Lirio Abbate. Domani, intanto, gli organizzatori di ‘Trame’ saranno ricevuti dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini; con loro il Sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, un rappresentante dell’Associazione Italiana Editori e i due sindaci calabresi minacciati dalla mafia: Maria Carmela Lanzetta, di Monasterace, ed Elisabetta Tripodi di Rosarno. L’incontro si terra’ a Palazzo Montecitorio a margine della presentazione ufficiale del Festival in programma nella mattinata. “Siamo molto contenti che la Presidente Boldrini ci incontri -afferma Savatteri- ‘Trame’ e’ ormai un appuntamento non solo letterario, ma la voce di un’Italia che non vuole stare in silenzio. L’attenzione delle Istituzioni e’ dunque importante e necessaria”. un’attenzione reclamata, spiega Savatteri all’Adnkronos, “da un Sud che non e’ ne’ piagnone ne’ vittimista, ma complicato e pieno di talento e di speranza”. Cuore della manifestazione gli incontri con autori che hanno scritto e scrivodi di, quindi contro le mafie, “con particolare attenzione alle produzioni di piccoli editori del Sud”, sottolinea Savatteri. “La frase simbolo che abbiamo scelto per il Festival e’ quella di Paolo Borsellino che recita: ‘Un giorno questa terra sara’ bellissima'”, prosegue Savatteri, sottolineando che tra i fili conduttori dell’inziativa spicca quello del ruolo femminile per il cambiamento, rappresentato appunto delle due prime cittadine di Monasterace e Rosarno che “sono un simbolo di tutte le donne che con le llro scelte stanno determinando profondi processi di cambiamento”. Protagonisti anche i giovani, fra l’altro con il coinvolgimento, sottolinea Savatteri, di “50 giovani volontari, calabresi e non solo, che per cinque giorni si dedicheranno al festival”. E in particolare ai giovani sono dedicati i cinque workshop in programma nell’ambito della manifestazione: su cinema, fotografia, giornalismo, editoria e grafica/illustrazione. Intanto, aspettando Trame, ci saranno iniziative nelle scuole di Lamezia Terme con proiezioni di film e incontri con registi e sceneggiatori. Per Trame di Cinema Monica Zapelli, sceneggiatrice de ‘I cento passi’, coordinera’ il relativo workshop che, dal dal 20 al 22 giugno, indaghera’ i percorsi del cinema di impegno civile analizzando quattro pellicole: ‘Diaz’, di Daniele Vicari, ‘Bella addormentata’, di Marco Bellocchio, ‘Viva la liberta”, di Roberto Ando’, ‘Il Divo’ di Paolo Sorrentino. Quella di un laboratorio attivo per la fotografia, per ‘fare’ attivamente e non solo per ‘vedere’, e’ poi l’idea da cui nasce il workshop di fotografia che si terra’ dal 19 al 21 giugno. Gli incontri saranno a cura di Mario Spada, autore di fotografia documentaria e sociale e fotografo ufficiale del festival. Il workshop e’ finalizzato a preparare insieme ai ragazzi dei progetti fotografici. Saranno proprio i giovani fotografi a realizzare dei lavori sul territorio di Lamezia Terme e dintorni. Dal 20 al 22 giugno si terra’ il workshop di giornalismo investigativo di ‘Trame’ sara’ tenuto da Emiliano Fittipaldi e Gianfrancesco Turano, giornalisti d’inchiesta de ‘L’Espresso’. I lavori dureranno tre giorni, divisi in moduli di tre ore, con al centro e caratteristiche principali e i passaggi tecnici che definiscono l’inchiesta giornalistica, sulla base di esempi concreti, entrando in tecnicalita’ essenziali come la differenza tra le fonti aperte e le fonti chiuse; la lettura di documenti ufficiali e segreti; il rapporto con i testimoni riservati. Si vedra’ come e dove recuperare l’accesso alle banche dati nazionali e internazionali, quali sono i rischi legali connessi e che tipo di competenze giuridiche e criminologiche sono necessarie per svolgere un’inchiesta. Il marchio del Festival, una mano aperta che offre alla vista un palmo segnato da una trama fitta e sofferta di pieghe, sara’ oggetto di un laboratorio specifico coordinato da Guido Scarabottolo, ideatore appunto della ‘mano’ di Trame, con l’approfondimento di “cosa significa progettare un’immagine”: si parlera’ di contenuti ma anche di filosofie e di tecniche grafiche. Il tutto nella giornata del 22 giugno che si concludera’ con la costituzione di un gruppo di lavoro disponibile a gestire il progetto di partecipazione per la prossima edizione del festival. Come scrivono gli oprganizzatori, “dal cuore della Calabria arriva la voglia di denuncia e di risveglio delle coscienze contro le mafie. Workshop e incontri con gli autori coinvolti in prima persona nella lotta alle organizzazioni criminali nel nostro paese. Trame Festival e’ la voce di un’Italia che non vuole stare in silenzio”.

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