Cosenza, i sindaci si uniscono alla denuncia di Oliverio sui miliardi non spesi dalla giunta regionale

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mario-oliverioLa forte denuncia del Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio sui 5,4 miliardi non spesi dall’attuale giunta regionale guidata da Scopelliti e sottratti allo sviluppo ed al lavoro dei calabresi e della nostra regione, l’invito forte rivolto anche al nostro partito ad uscire definitivamente dalle diatribe e dalle polemiche interne ponendo al primo posto il presente ed il futuro della Calabria e dei suoi giovani, rappresenta un pugno nello stomaco, un invito ad ognuno di noi a non rimanere più muti e silenti rispetto ad una situazione di crisi profonda che sta uccidendo lentamente la speranza in ogni calabrese, soprattutto in quelli più giovani”.

E’ quanto affermano, in una nota, i sindaci di Acquaformosa, Longobucco, San Sosti, Aiello Calabro, Colosimi, Crosìa, Rose, Mangone, Piane Crati, San Fili, Celico e Spezzano Piccolo.

“Questa ingente massa di risorse -si legge nella nota- non può più continuare a rimanere bloccata nelle mani del Governatore Scopelliti e della sua giunta che in tre anni hanno accentrato solo funzioni e poteri, aggravando ulteriormente una situazione che si profila ormai senza sbocco. Che senso ha andare a Roma con gli altri sindaci a protestare contro gli effetti devastanti della Tares o per chiedere deroghe all’applicazione del Patto di Stabilità, se poi si continuano a tenere bloccate e chiuse nei cassetti risorse che potrebbero costituire una leva formidabile per alimentare un circolo virtuoso a sostegno della domanda interna e per elevare la capacità produttiva del sistema economico calabrese?”.

Di fronte al fatto che 5,4 miliardi di euro restano non spesi –aggiungono i sindaci- occorre una mobilitazione vasta, libera da schemi e pregiudizi, nei confronti della Regione e del Governo centrale. Questa consistente massa di risorse deve essere definitivamente sbloccata e affidata alla gestione delle autonomie locali e territoriali. Così come vanno snellite le procedure per sbloccare progetti ed opere che attendono da mesi sui tavoli della Regione di essere esaminate ed approvate. La Calabria e gran parte dei calabresi non possono più sopportare di dover fare ogni giorno i conti per la propria sopravvivenza, mentre una consistente massa di risorse continua a rimanere congelata nelle mani di una giunta regionale insipiente e inconcludente”.

Le risposte risolutive –conclude la nota- non possono essere rinviate a futuri ed imprevedibili esercizi di bilancio. Permanendo l’attuale stato di cose ci vedremo costretti, come sindaci, a chiedere che lo stesso Presidente della Repubblica venga investito per affrontare questa drammatica problematica, anche al fine di valutare se sussistono le ragioni per poter procedere allo scioglimento del Consiglio regionale della Calabria e alla nomina di commissari ai quali affidare poteri speciali per autorizzare la spesa”.

 I Sindaci di

 Acquaformosa, Longobucco, San Sosti,

Aiello Calabro, Colosimi, Crosìa,

 Rose, Mangone, Piane Crati, San Fili e Spezzano Piccolo.

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