Catonateatro: promosso dal pubblico, bocciato dall’Assessorato regionale alla Cultura

StrettoWeb

imagesProsegue a gran ritmo la campagna abbonamenti di “Catonateatro” confermando in pieno le aspettative degli organizzatori. Massiccia sia la riconferma (circa il 90% ha rinnovato), sia la nuova sottoscrizione che farà raggiungere e superare sicuramente la soglia dei 500 abbonamenti dello scorso anno.
Ciò a riprova che il pubblico gradisce la programmazione e come sempre si rivela primo sostenitore di “Catonateatro”. E mentre viaggia a gonfie vele la ventottesima edizione del Festival, l’assessorato alla Cultura della Regione Calabria lo boccia. Proprio così, il “Festival Catonateatro” viene ammesso e non finanziato al bando “Eventi culturali storicizzati – biennio 2013-2014. Linea di intervento 5.2.3.1. POR CALABRIA FESR 2007/2013” pubblicato dalla Regione Calabria. Un mancato sostegno che lascia certo dell’amaro in bocca a chi da anni si prodiga nell’organizzazione di un evento divenuto ormai storico.
«Una valutazione – afferma il patron di Catonateatro, Lillo Chilà – che non riesco a spiegare. Ho anche richiesto l’accesso agli atti per avere una risposta. L’assidua continuità del festival che oggi taglia il traguardo della ventottesima edizione, la capacità di autofinanziarsi della “Polis Cultura” arrivando persino a realizzare in proprio il teatro, la capacità del festival quale grande attrattore turistico come emerge anche dallo studio della Camera di Commercio di Reggio Calabria e dell’ISNART per l’anno 2011. Insomma – prosegue Chilà – tutta una serie di brillanti risultati, vanificati di colpo. Mi chiedo cosa si debba fare di più per avere il giusto sostegno da parte degli enti dal momento che attività come la nostra, non riescono a coprire i costi con i soli biglietti d’ingresso. Forse chiudere? Pensavo che i tempi bui per il festival fossero passati, anche alla luce del puntuale e incisivo sostegno ricevuto negli anni in cui l’attuale governatore Scopelliti era sindaco di Reggio Calabria. Una cosa comunque è certa – conclude Chilà – “Catonateatro” è riconosciuto nel momento del pagamento dei tributi, tanto da vedersi applicare una delle aliquote più alte per la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, quasi a significare che il teatro sia un’attività di lusso in grado di pagare circa diecimila euro di tributo per un servizio che effettivamente non utilizza. Bando alle amarezze, siamo alle prese con una nuova entusiasmante stagione. Tantissime telefonate fanno già presagire diversi “sold out”. Primo fra tutti, quello che prevediamo in occasione dell’attesissima apertura con il grande mattatore, Gigi Proietti, con cui il festival alzerà il sipario il 23 luglio. Un appuntamento che, ricordo, sarà accompagnato dall’Orchestra “Francesco Cilea”, a testimonianza del nostro grande impegno per la valorizzazione degli artisti reggini».

Condividi