Catanzaro, l’Asp ha organizzato un convegno sulla sigaretta elettronica

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imagesSi è discusso della sigaretta elettronica, rimedio contro il fumo ma anche nuova dipendenza, nel corso del convegno organizzato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e dal Lions Club Catanzaro Host in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco indetta dall’Organizzazione mondiale della Sanità. L’iniziativa, che si è svolta nella sala convegni della Camera di Commercio, ha avuto come tema “La sigaretta elettronica: rimedio o nuova dipendenza?”.
Il convegno rientra nelle molteplici attività finalizzate alla prevenzione dell’uso ed alla disassuefazione del fumo di sigaretta, svolte dal Gruppo per la lotta al tabagismo dell’Asp di Catanzaro, coordinato dal dr. Federico Bonacci, nell’ambito del Piano operativo triennale della Prevenzione della Regione Calabria, curato dal Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, area Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
La tematica fumo in questa occasione è stata affrontata con un’ottica diversa e quanto mai attuale: protagonista la “sigaretta elettronica”, commercializzata quale rimedio per la dipendenza del fumo di sigaretta, il cui uso sempre più frequente sta sollevando da più parti dubbi e perplessità.
Dopo il saluto del Prefetto di Catanzaro, dott. Antonio Reppucci, hanno introdotto l’argomento la prof.ssa Maria Bitonte, Presidente del Lions Club Catanzaro Host, il dott. Francesco Dell’Apa, coordinatore della VII Circoscrizione della Macro Area Sanità Lions ed il dr. Massimo Tigani Sava, Direttore “Local Genius”, moderatore dell’incontro.
Il convegno ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro, dr. Gerardo Mancuso, che ha richiamato una recente nota dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), con la quale l’Agenzia auspica che le sigarette elettroniche contenenti nicotina siano considerati farmaci e come tali sottoposte a controllo e ne sia vietato l’uso ai minori di 18 anni “Il fumo di sigaretta – ha spiegato il dg Mancuso – è la prima causa di tumore ai polmoni. Le sigarette sono responsabili di oltre l’85% dei casi di tumore ai polmoni, in merito al quale in Italia nel 2012 sono state registrate 38 mila nuove diagnosi, tramite le quali è stato rilevato come le donne siano sempre più colpite e come la malattia non colpisca soltanto i fumatori e le fumatrici, ma anche coloro che si trovino esposti a fumo passivo e inquinamento. Smettere di fumare significa dunque non soltanto proteggere la propria salute, ma anche il benessere di coloro che ci circondano e l’ambiente in cui viviamo. Ogni anno sono 6 milioni le persone uccise dal tabacco, tra fumatori e non fumatori. Altre patologie correlate al fumo sono gli enfisemi, la bronchite cronica e le malattie cardiovascolari”.
Concetti ribaditi anche dalla dott.ssa Rosa Anfosso, consigliere nazionale dell’Associazione italiana di economia sanitaria (AIES), che ha ricordato quanto alto sia il prezzo che si paga per la dipendenza dal fumo di sigaretta, sia in termini di salute individuale che collettiva: in Italia sono circa 80.000 all’anno le morti attribuibili al fumo di sigaretta ed anche la qualità della vita è negativamente influenzata da tale dipendenza. La prevenzione dell’abitudine al fumo è importante soprattutto tra i giovani, poiché i danni sono tanto più gravi quanto più precoce è l’inizio della dipendenza. Ancora ha posto l’accento sulla necessità di sensibilizzazione sui danni dovuti al fumo passivo.
Il dott. Federico Bonacci ha trattato le basi biologiche della dipendenza ed ha esposto i dati emersi da una revisione della letteratura scientifica sul tema della sigaretta elettronica. Dalla maggior parte di questi studi non sembra emergere la presenza di sostanze cancerogene note in quantità pericolose, in particolare sono assenti i prodotti della combustione (CO e catrame). “Nonostante ciò – è stato ribadito nel corso del convegno – non esistono studi tossicologici adeguati a breve e a lungo termine ed è da segnalare un aumento della concentrazione di nicotina nel sangue, paragonabile a quello delle sigarette tradizionali, per le confezioni che contengono questa sostanza. La Società Italiana di Tabaccologia è contraria al diffondersi del consumo nei luoghi chiusi ed auspica l’estensione del divieto di fumo nei luoghi pubblici alla sigaretta elettronica”.
Il prof. Francesco Perticone, Ordinario di Medicina Interna all’Università Magna Graecia ha relazionato sui danni che il fumo provoca sull’apparato cardiovascolare e sui meccanismi biochimici che sottendono al danno tissutale. “L’efficacia delle sigarette elettroniche – ha affermato Perticone – nella cessazione dal fumo è accertata nel breve termine, ma vi è il concreto rischio che essa stessa possa dare dipendenza nel lungo periodo”.
I lavori del convegno sono stati conclusi dall’avv. Giuseppe Iannello, Presidente dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Catanzaro e Past Governatore Distretto 108 YA.

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