A seguito della diffusione di tali dati, il Codacons ha deciso di presentare oggi un esposto alla Guardia di Finanza di Catanzaro, chiedendo alle fiamme gialle di effettuare controlli a tappeto in tutta la regione presso gli esercizi e le attività sopracitate le quali, sulla base dei redditi diffusi dal Ministero, risultano dichiarare guadagni “particolarmente bassi”.
Scrive il Codacons nell’esposto:
“in funzione della tutela del consumatore ivi compresa la lotta alla speculazione e il tentativo di contrastare l’andamento anomalo dei prezzi, nonché la più generale lotta contro l’evasione fiscale, sottoponiamo quanto emerso recentemente dai mezzi stampa e web, in relazione alla pubblicazione da parte del Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia dei dati dei redditi medi di impresa o di lavoro autonomo degli studi di settore con le tabelle delle ultime dichiarazioni dei redditi presentate nel 2012, dalle quali sembrerebbero emergere alcune anomalie che si chiede di accertare […]
in funzione dei propri compiti istituzionali sanciti dalla legge di ordinamento del 23 aprile 1959, n. 189 e consistono nella prevenzione, ricerca e denunzia delle evasioni e delle violazioni finanziarie, nella vigilanza sull’osservanza delle disposizioni di interesse politico-economico e nella sorveglianza in mare per fini di polizia finanziaria, chiediamo di intervenire al fine di compiere tutte le indagini e gli accertamenti del caso al fine di combattere la lotta all’evasione”.